Mar. Lug 16th, 2024

A Vallefiorita organizzata dal circolo Pd si è svolta un’iniziativa elettorale alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno e dei candidati Pd alla Camera e al Senato Ernesto Magorno, Aquila Villella, Brunello Censore e Ernesto Alecci. Presenti anche il segretario cittadino Antonio Iamello, il segretario provinciale democrat di Catanzaro Gianluca Cuda e il presidente dell’assemblea provinciale del partito, Michele Drosi assieme a militanti, simpatizzanti e dirigenti provenienti da Girifalco, Amaroni, Cortale, Palermiti, Stalettì, Olivadi, Centrache, Petrizzi, Montepaone. “Questa è una squadra – ha detto Bruno – che ci mette la faccia, e il consenso lo costruisce ogni giorno con la buona amministrazione”. Magorno ha parlato di campagna elettorale “nel segno dell’odio e della diffidenza: per vincere il collegio servono coalizioni forti e idee, e dall’altra parte troviamo il vuoto. La politica deve dare risposte, e noi riusciremo a sconfiggere davvero la criminalità organizzata quando anche l’ultimo dei disoccupati avrà un lavoro”. Per Villella “la presenza di tutta questa gente dimostra che la partita è apertissima, Ernesto Alecci invoca “la necessità di una classe dirigente responsabile: non possiamo lasciare il Paese nelle mani di Salvini, che oggi parla degli immigrati come ieri parlava dei meridionali”. “Dobbiamo fare squadra – ha sostenuto Censore – per dare risposte al territorio, con i nostri valori e i nostri principi, la nostra capacità di programmare e di guardare al futuro. E dobbiamo essere fieri di aver portato il Paese fuori da baratro, di essere usciti dalla recessione, e non lo dico io ma il Sole 24 ore, il giornale di Confindustria. Noi siamo una garanzia, una Calabria diversa è possibile e per questo il nostro impegno più grande sarà per il lavoro, per restituire la speranza ai nostri giovani”. *** “E’ una campagna elettorale difficile e dura, quella in corso. Lo sappiamo bene noi di #poterealpopolo in Calabria che stiamo cercando, senza mezzi e con la sola forza delle nostre idee, di far arrivare il nostro messaggio in ogni comunità e luogo della regione”. E’ quanto si afferma in una nota di Potere al Popolo. “Sicuramente, alle nostre latitudini – riporta la nota – la propaganda viaggia più spedita quando si ha il sostegno della propria cerchia familiare, e che cerchia, e la benedizione nientepocodimenoché di un monsignore. Chissà se è stato per questo o per una semplice combinazione che Andrea Gentile e lo zio, Pino Gentile, intorno alle 13 di oggi, visti, fotografati e ripresi dai militanti locali di Potere al Popolo, con il loro staff e con tanto di materiale elettorale si sono infilati alla chetichella nella Chiesa di San Pietro Apostolo a Roggiano Gravina, nella stessa struttura in cui si trovavano il sacerdote, don Andrea Caglianone ed il vescovo, mons. Leonardo Bonanno. In ogni caso, anche se si fosse trattato di una benedizione si potrebbe dire che, vista la generosità e l’altruismo noti del monsignore, questa sicuramente non la si dovrebbe negare a nessuno, tantomeno al materiale elettorale dell’erede politico di una delle famiglie calabresi più influenti e potenti. Non capiamo perché nascondersi o svicolare nella casa parrocchiale attigua alla chiesa. Egregio monsignore, vorremmo anche noi incontrare la sua chiesa, sempre se è la stessa di quella di Papa Francesco per capire veramente se per gli ultimi valgono di più le politiche dei noti e grossi gruppi familiari, cresciuti a botta di politiche clientelari e favori, o la nostra dedizione ed il nostro impegno quotidiano”.

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