Lun. Ago 5th, 2024

La Procura ha concluso le indagini su due dipendenti dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, accusati di aver trascorso del tempo a casa del loro superiore anziché svolgere i propri compiti lavorativi.

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Uno dei dipendenti, identificato come D.M., 60 anni, avrebbe lasciato il suo posto di lavoro durante le ore notturne per recarsi dall’appartamento del suo superiore, con il quale avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale. Successivamente, farebbe ritorno al lavoro la mattina successiva.

Per questo motivo, il pubblico ministero Francesco Bordonali ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di D.M. e della sua responsabile A.C., accusandoli di aver violato in concorso il decreto legislativo 165/2001, relativo ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni che attestano falsamente la propria presenza in servizio. Tale reato prevede una pena detentiva da uno a cinque anni e una multa da 400 a 1.600 euro.

Secondo l’indagine condotta dalla Procura, il dipendente avrebbe attestato falsamente la sua presenza in servizio in sette occasioni (nel periodo 2021-2022), quando in realtà si allontanava dal suo posto di lavoro per recarsi presso l’appartamento della sua responsabile e trascorrervi la notte, per poi fare ritorno il mattino successivo.

È importante sottolineare che si tratta solo di accuse che devono ancora essere dimostrate in un eventuale processo.

I due indagati, difesi dagli avvocati Angela La Gamma e Vincenzo Genovese del foro di Catanzaro, avranno comunque l’opportunità di dimostrare la loro eventuale estraneità anche prima di una richiesta di rinvio a giudizio, se necessario.

L’avviso di conclusione delle indagini preliminari rappresenta uno strumento introdotto nel Codice di Procedura Penale a tutela dei diritti dell’indagato. Quest’ultimo ha venti giorni di tempo dalla notifica (già effettuata) per esaminare il fascicolo del pubblico ministero, ottenere copie, presentare memorie, richiedere eventuali indagini suppletive o di essere interrogato, nonché depositare eventuali risultati di indagini difensive. Dopo questa fase tecnica, la Procura può presentare le proprie richieste al giudice per le udienze preliminari. A quel punto, la pubblica accusa ha due opzioni: richiedere il rinvio a giudizio per gli indagati (o solo per alcuni di essi) o l’archiviazione definitiva delle accuse.

Al momento, i due indagati sono solo soggetti a ipotesi di accusa e non vi è alcuna pronuncia di colpevolezza. Pertanto, devono essere considerati innocenti fino a una definitiva decisione contraria nel procedimento giudiziario.

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