Un incontro inedito, particolare, a porte chiuse, durato quasi due ore. Si tratta della visita ispettiva all’ospedale Giovanni XXIII di Gioia Tauro da parte della Commissione regionale della sanità. Quasi un sopralluogo di quello che è stato fino a poco tempo fa un vero ospedale, Oggi, invece, è l’ombra di se stesso con reparti smantellati e personale trasferito. È quasi una constatazione di una sanità della Piana che sembra quasi sgretolarsi, svuotarsi, di strutture, competenze e personale medico-infermieristico, per volontà verticistiche aziendali. Quella della commissione regionale che si è presentata davanti agli uffici della direzione sanitaria del nosocomio gioiese è stata una novità assoluta, ma si è rivelato un incontro importante al fine di verificare l’effettiva fruibilità dei servizi e la dotazione sia dei posti letto che di personale medico-infermieristico rispetto a quanto previsto dall’atto aziendale. Presenti alla riunione il presidente della commissione sanità regionale Michele Mirabello, i componenti consiglieri regionali Giuseppe Pedà (grande animatore della riunione) e Baldo Esposito. Ad attenderli il direttore sanitario dell’Asp di Reggio Pasquale Mesiti, la dirigente sanitaria dei presidi di Gioia e Polistena Francesca Cosentino, la sua facenti funzioni a Gioia Domenica Di Certo e i consiglieri regionali Francesco D’Agostino e Giovanni Arruzzolo.
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