Iniziative e raccolta firme per contrastare la legge proposta dal governo
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Dopo l’incontro a Roccella Ionica tra i rappresentanti territoriali delle organizzazioni promotrici della proposta referendaria sull’abolizione della legge sull’autonomia differenziata, il circolo del PD di Roccella Ionica, insieme a CGIL, ANPI, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e Italia Viva della sezione di Roccella Ionica, hanno attivato una serie di iniziative che si svolgeranno durante tutto il mese di agosto e fino a metà settembre. L’obiettivo è discutere con i cittadini, residenti e non, e promuovere attraverso varie iniziative la raccolta firme contro la proposta di legge sull’autonomia differenziata.
La legge sull’autonomia differenziata è ritenuta una scelta sciagurata del governo, che rischia di dividere l’Italia in tanti pezzettini e di creare seri problemi sia al Mezzogiorno che al Nord del Paese. Non condividiamo questa legge e per questo abbiamo costituito un comitato promotore, che include numerose sigle dal PD all’ANPI, da Rifondazione Comunista alla CGIL, e molte altre, compreso il Movimento 5 Stelle. Si tratta di un comitato trasversale che ha sposato la linea di raccogliere firme per il referendum contro la legge sull’autonomia differenziata.
Gli svantaggi della legge non riguardano solo il momento presente: noi dobbiamo essere un paese unito, coeso e solidale. La risposta che sta arrivando da tutta Italia, soprattutto dal Nord, è positiva: siamo già oltre il numero di firme che dovevamo raggiungere e siamo fiduciosi che i cittadini abbiano capito l’importanza di un’Italia unita e coesa. Il centrosinistra si sta unendo, e questo è già un fatto positivo. Speriamo che le disposizioni di attuazione dell’autonomia differenziata rappresentino un boomerang per il governo.
Come circolo del Partito Democratico di Roccella Ionica, abbiamo fortemente voluto l’avviamento di questo comitato trasversale, che riunisce, forse per la prima volta, varie sigle e organizzazioni. Questa sera sono presenti i rappresentanti dell’ANPI, del Partito di Rifondazione Comunista, della CGIL, e voglio ricordare anche l’adesione dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Questo dimostra l’importanza di un referendum che deve essere vinto, perché è una legge che non ha senso e va a danno di tutti, del Nord e del Sud, di tutti i cittadini.
Invito tutti a firmare: nonostante le 500.000 firme siano già state raggiunte, dobbiamo dimostrare la nostra forza raccogliendo ancora più firme e andando a votare se il referendum verrà indetto.
