Mar. Lug 16th, 2024

Indagati 5 medici dell’ospedale di Polistena. Secondo la famiglia vi fu negligenza nei soccorsi al calciatore.

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Sarà scontro di perizie il 28 novembre prossimo nell’aula del gup del Tribunale. I periti dell’Ufficio di Procura, quelli della parte civile e dei legali degli indagati si confronteranno davanti al giudice delle indagini preliminari, Barbara Bonelli, nell’ambito del procedimento sulla morte di Francesco “Lupo” Zerbi.
Il 34enne calciatore di Polistena, conosciuto come “Lupo”, è deceduto a seguito di un incidente stradale avvenuto sulla Jonio-Tirreno nel maggio 2014 all’altezza del viadotto “Sciarapotamo”. Sul registro degli indagati sono finiti i medici dell’ospedale di Polistena: Rosario Russsoti, Giovanni Mileto, Rocco Natale, Michele Cataldo e Raffaele Favasuli.
La decisione di riaprire le indagini è giunta dopo la presentazione alla Procura di Palmi da pare de legale della famiglia Zerbi, l’avvocato Guido Contestabile, di una perizia firmata dal medico Massimiliano Cardamone. Secondo il perito ci sarebbe stata negligenza medica nei soccorsi prestati a Ciccio Zerbi, e il dottor Cardamento sostiene di poterla provare.
Cicco Zerbi, era molto noto e amato negli ambienti del calcio dilettantistico calabrese. Il giovane era rimasto coinvolto nel 2014 in un terribile incidente sulla Ss Jonio-Tirreno mentre rientrava da Mammola ed era deceduto il giorno all’ospedale cittadino, dove era stato trasportato d’urgenza e operato dai sanitari del presidio ospedaliero “Santa Maria degli Ungheresi”. Il caso era stato archiviato, ma dopo la presentazione della perizia ordinata dalla famiglia Zerbi, la procura guidata da procuratore Ottavio Sferlazza ha deciso di riaprire le indagini. Per la famiglia e il perito, quindi ci sarebbe negligenza medica, alla procura adesso il compito di capire se ci sono gli estremi per portare il caso in un’aula giudiziaria.
Adesso le indagini entrano nel vivo con l’incidente probatorio e la presentazione delle perizie di parte. A quel punto la Procura deciderà se chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio dei medici coinvolti nella vicenda.

FRANCESCO ALTOMONTE (Gazzetta del Sud)

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