Mer. Lug 17th, 2024
É di una donna nigeriana, Amine, di 30 anni, il cadavere carbonizzato trovato in una delle baracche che la scorsa notte hanno preso fuoco nella tendopoli di San Ferdinando in cui erano ospitati un migliaio di migranti, impiegati per lo più come stagionali nella raccolta di prodotti agricoli. I due feriti, anche loro donne, sono ricoverate per ustioni, con una prognosi rispettivamente di 20 e 10 giorni, nell’ospedale di Polistena. A riferirlo ai giornalisti é stato il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, che questa mattina ha presieduto una riunione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno preso parte i vertici provinciali di polizia, carabinieri, guardia di finanza, Protezione civile e il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza.
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