Gio. Ago 15th, 2024

Individuati dai Cc grazie ai messaggi scambiati su smartphone

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Avrebbe appiccato, con l'aiuto

di un complice, un incendio all’interno dell’abitazione in

quella circostanza disabitata del padre, 62enne. Un bracciante

agricolo di 29 anni, noto alle forze dell’ordine, è stato

arrestato assieme ad un trentasettenne dai carabinieri in

esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip

di Catanzaro su richiesta della Procura. Le accuse nei loro

confronti sono di incendio e violazione di domicilio.

La vicenda risale al luglio scorso quando i militari, nel

procedere ad un sopralluogo in seguito all’incendio di

un’abitazione di proprietà di un agricoltore, avevano rilevato

segni di effrazione sulla porta d’ingresso presumendo che

qualcuno si era introdotto nei locali per appiccare il fuoco. I

militari avevano subito concentrato indagini e accertamenti

nell’ambito familiare della vittima, poiché già da tempo,

l’agricoltore aveva avuto contrasti con alcuni suoi parenti più

stretti per via di una successione testamentaria.

Dall’analisi dello smartphone in uso al figlio della vittima e

dalla estrapolazione dei dati sono emersi messaggi scambiati tra

i due arrestati, da cui, in modo inequivocabile è scaturito che

ad incendiare l’abitazione del padre era stato il figlio con

l’aiuto del complice.

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