Sab. Lug 27th, 2024

La straordinaria emergenza di questi giorni ha causato quattro vittime in Calabria. Le piangiamo e alle loro famiglie esprimo il mio cordoglio più sentito. Ma quando i diversi livelli dello Stato collaborano e lavorano insieme le emergenze si affrontano e si superano. Solo due giorni fa, c’erano più di 100 incendi in Calabria. L’emergenza non è finita, ma la situazione sembrerebbe al momento più gestibile e si stanno domando le fiamme, anche grazie alla solidarietà delle altre Regioni per la mobilitazione nazionale del sistema di Protezione Civile, immediatamente attivato dal Presidente del Consiglio Draghi. Ringrazio anche i Prefetti ed i Sindaci che sul territorio hanno fatto di tutto per gestire l’emergenza in corso insieme agli operatori preposti e ai volontari”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook la Sottosegretaria di Stato per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, unico esponente calabrese nel Governo Draghi.

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“Il Governo ha già annunciato la programmazione di un piano di ristori per le famiglie e le imprese colpite dagli incendi e un piano di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio. Ricordo che, con gli investimenti del Pnrr, acquisteremo 3800 nuovi mezzi e abbiamo già sbloccato un concorso per nuovi allievi per aumentare il personale dei VV.FF. su cui facciamo sempre affidamento con gratitudine. Come ha ribadito il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che oggi si trova in Calabria e che ringrazio, tocca alla Regione mettere in campo il piano di prevenzione dagli incendi boschivi sul territorio ed anche le aziende agricole hanno il dovere di tenere pulite l’area antistante i loro terreni. Un concetto ampliato dal collega Sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia, con cui sono in costante contatto. Mi conforta che anche lui stia seguendo con grande attenzione le operazioni insieme con i vertici dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. E condivido la sua analisi: paghiamo la mancanza di un sistema ordinario di prevenzione, sorveglianza delle aree e avvistamenti che spetta al livello territoriale. Poi, auspico che il Parlamento possa ripristinare il Corpo Forestale, alla cui abrogazione – nella passata legislatura – eravamo contrari”.
Dalila Nesci avverte: “ora, si prosegua col monitoraggio del territorio perché il grande caldo non è finito ed inoltre potrebbero esserci ancora criminali in grado di appiccare fuochi. Auspico impegno certosino nelle indagini e nell’individuazione delle responsabilità penali. Sicura che arriverà il tempo per la ricerca delle responsabilità ad ogni livello, questo è il momento della solidarietà e del lavoro, non dello sciacallaggio. Anche perché, dopo i danni ambientali causati dagli incendi, nei prossimi mesi potremmo incorrere in estremi eventi alluvionali che saranno aggravati dalla ridotta permeabilità del suolo. Quindi non si perda di lucidità e di attenzione sulle attività da predisporre pure in questo senso”.

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