Sab. Ago 24th, 2024

Ha voluto dedicare, con la passione e l’elevata sensibilità culturale che la contraddistinguono, un’ opera al suo Tino. Lo ha fatto con un romanzo, “In un mare d’amore”, edito da
LibrÀre. Ci riferiamo all’ eclettica e grande intellettuale calabrese Norma Aleni Caroleo, catanzarese, le cui nobili radici affondano nell’ antica Castelvetere, l’odierna Caulonia. Norma, nel suo ultimo romanzo, dedicato al compianto e stimato marito, il grande Medico catanzarese Agostino (Tino) Caroleo, narra la storia vera di una malattia ma, anche, la nascita e la crescita di un amore che il tempo e le tante vicende della vita, non sono mai riusciti a scalfire. Una splendida opera d’amore ricca di profondi spunti di riflessione e di meditazione. Norma Aleni Caroleo, che è nata e vive nel capoluogo di Regione ha due figlie, Laura ed Antonella.
È stata docente di Italiano e Latino nel
liceo scientifico Luigi Siciliani.
Ha collaborato con commenti innovativi
e critiche letterarie su riviste del settore.
Opinionista per il Giornale di Calabria.
Attualmente conduce due trasmissioni scritte e preparate personalmente, per Radio Ciak. Una su tematiche sociali, politiche ed
ambientali ed un’altra sulla storia della civiltà.
Le sue pubblicazioni sono diverse e degne di nota. Con Minerva medica “La scuola solidale” (2003), una sua visione innovativa della scuola italiana, che è destinata a divenire, secondo l’autrice, sempre più burocratica e sempre meno educativa.
Con Minerva medica “L’adolescente ed il tempo” (2004), cioè la concezione del tempo nelle diverse età e il valore che l’adolescente dà allo scorrere del tempo.
Con la casa editrice Rubbettino, per Calabria letteraria, ha pubblicato il saggio: “Si può dare di più” (2003), in cui analizza i vari campi d’interesse degli adolescenti e sostiene, alla fine, che i loro errori sono spesso causati
da una sbagliata educazione degli adulti, e da un distratto rapporto con i giovani, oltre che che da una poca attenzione al variare comportamentale proprio della loro età.
Sempre con la casa editrice Rubbettino, per Calabria Letteraria, il suo secondo saggio “Il disagio confidato”, (2007), in cui l’autrice analizza, attraverso storie a lei pervenute
dal vissuto di giovani di sua conoscenza, tutto il disagio che gli adolescenti vivono nei luoghi da loro frequentati, soprattutto nella scuola.
Il romanzo “Piazza Stazione” (2019), casa editrice La Rondine, contiene la prefazione dell’antropologo Luigi Lombardi Satriani, docente universitario dell’Aleni. La voce narrante è quella di un fantasma che in vita ha abitato e lavorato in quella piazza e che racconta le vicende e i personaggi
che hanno dato lustro, per tutto il novecento, ad una parte importante della città.

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