L’iniziativa, in vista dell’imminente competizione elettorale, è abbastanza innovativa. Dopo una lunga serie di incontri e appuntamenti, il movimento politico “#inpiedipersiderno” diffonde un vero e proprio “manifesto” elettorale, corredandolo con 100 firme di cittadini che hanno già inteso sposare il progetto in sei punti per “la Siderno che verrà” ovvero, un elenco di propositi per disegnare insieme alla cittadinanza la Siderno del futuro e «per scrivere insieme una nuova storia che passi dall’impegno della società civile, delle associazioni, della cittadinanza e di tutti coloro i quali vorranno aderire al manifesto».
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Un lavoro – viene precisato – che ha visto mettersi insieme persone dalle identità diverse, con percorsi e background differenti, lavorare insieme e puntare sulla molteplicità di opinioni, «che sono una ricchezza e non un punto di scontro. Un bellissimo prisma politico, che ha visto coinvolti in questi mesi giovani e non, appassionati della politica e ragazzi animati tutti da un fattore comune, il bene di Siderno e la necessità di un’alleanza c per risollevare la città dalle secche del commissariamento». Quindi e la precisazione che «quelle presentate sono solo le prime firme del nucleo costituente: chiunque vorrà potrà mandarci un messaggio o contattarci sui nostri canali social e sottoscrivere il manifesto. Nei prossimi giorni sarà possibile consultarlo e siglarlo direttamente dal sito www.inpiedipersiderno.it
Nei sei punti viene specificato che #inpiedipersiderno «è un nuovo soggetto politico in cui sono confluiti cittadini che, andando oltre i propri orientamenti partitici e ideologici, si sono riconosciuti parte di un progetto comune che pone al centro il futuro di Siderno» e che «le linee programmatiche del movimento, nonché quelle operative e ogni singola questione che verrà affrontata in seno all’assemblea produrranno una decisione univoca e condivisa da mantenere in sede istituzionale e in tutte le sedi a ciò deputate». Il movimento richiama «i principi costituzionali di equità, uguaglianza e solidarietà, cardini della successiva azione di governo e della vita interna del movimento stesso, il cui mancato rispetto porrà chi non li osserva «automaticamente fuori da #inpiedipersiderno» che «rigetta le logiche e gli schemi che hanno contribuito al degrado della città».
a.b. – gazzetta del sud
