Mar. Lug 16th, 2024

Il comitato “Prendocasa” abbraccia la Cosenza solidale che negli ultimi giorni ha manifestato vicinanza agli inquilini degli edifici occupati. Ma, scampato il pericolo, i numeri della regione rimangono impietosi

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In Calabria ci sono più case che abitanti. Il paradosso di chi un alloggio non ce l’ha e vive negli edifici occupati, in attesa della legge regionale sull’autorecupero o dell’assegnazione di un alloggio, si cristallizza con questa percentuale: «In Calabria il 40% degli appartamenti è vuoto o scarsamente utilizzato». Il dato raccolto nel documento di avvio per la costituzione dell’Osservatorio sul disagio abitativo in Calabria aiuta a capire il contesto in cui opera chi si occupa dell’emergenza casa sul territorio regionale. La possibilità di uno sgombero nello stabile Aterp di via Savoia e dell’Hotel Centrale a Cosenza riporta l’attenzione sulla questione abitativa. Il “Comitato Prendocasa” ha incontrato i cittadini che nel corso degli ultimi giorni hanno manifestato la propria solidarietà davanti agli uffici della Prefettura bruzia in attesa della riunione con il governatore Mario Oliverio. Un abbraccio, quello della Cosenza solidale, a cui non ha partecipato chi nelle ultime 72 ore ha intasato le mail delle redazioni a colpi di comunicati stampa e di repliche. Assenti i pentastellati, così come i dem e forzisti. E gli attivisti non le mandano certo a dire, ribadendo ancora una volta quanto sull’argomento non ci si possa improvvisare esperti dalla sera alla mattina.

LA CALABRIA IN NUMERI “Prendocasa” a Cosenza ha un’energia contagiosa. Tra gli edifici delle ex Canossiane, l’Hotel Centrale e lo stabile Aterp di via Savoia le vite dei cosentini diventano meticce mescolandosi con quelle di coinquilini provenienti dall’Africa o dall’Europa dell’est. Immigrati con regolare permesso di soggiorno dividono gli spazi con uomini e donne a cui la sorte ha riservato un destino beffardo. Disoccupati, divorziati, famiglie che riscoprono la felicità familiare in meno di 90 metri quadrati che hanno i contorni del lusso. In base ai censimenti fatti dall’Istat nel 2011 e via via aggiornati «la Calabria si conferma come la peggiore regione, in termini di edificazioni inutili (con il 10% del totale nazionale di edifici inutilizzati, a fronte di meno del 3% di popolazione), ipercementificazione e degrado del territorio». «L’Istat, mostra che – a livello nazionale – siamo di fronte ad un patrimonio inutilizzato di svariati milioni di stanze e di quasi 20 miliardi di metri cubi per volumetrie». E i dati dallo Stretto di Messina ai monti del Pollino, riassunti nel documento di lancio dell’Osservatorio, fotografano una situazione dalla quale emergono gli effetti prodotti da costruzioni fatte senza tenere conto della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare. «La Calabria presenta circa il 40% di alloggi vuoti per 90mila edifici inutilizzati e quasi 1 milione di stanze vuote. Gli edifici totali sono circa 750mila per una volumetria stimata che sfiora il miliardo e mezzo di metri cubi, per meno di 2 milioni di persone, compresi neonati e immigrati senza documenti. I dati riferiti alle province ed ai comuni maggiori confermano o peggiorano tale situazione». Cosenza è la provincia più popolosa, con circa «715mila abitanti, 246mila edifici di cui 18mila inutilizzati per circa 270mila stanze vuote», prosegue il documento. Cosenza e Rende sono le due città della provincia a nord della regione in cui il disagio è maggiore. Il capoluogo bruzio è all’ottavo posto per sfratti, circa 1 ogni 250 abitanti. «Nella provincia emerge la situazione di Castrovillari: 7.800 edifici per 22 mila persone, con 700 edifici inutilizzati. Cassano mostra, per 17200 abitanti, 8500 edifici di cui 920 inutilizzati; Corigliano presenta 9mila edifici di cui 660 vuoti. Infine Rossano per 36.500 abitanti presenta circa 8mila edifici, di cui 450 inutilizzati (chiara nella fascia ionica la presenza della componente di edilizia turistica)». La città metropolitana di Reggio Calabria ha in dote 222mila edifici costruiti, con 26mila costruzioni inutilizzate e 400mila stanze vuote. E gli stessi numeri si registrano per la provincia di Catanzaro che con 360mila abitanti presenta 160mila edifici, di cui poco più di 10mila inutilizzati per circa 130mila stanze vuote. A Crotone 171mila abitanti, circa 70mila edifici di cui oltre 5mila inutilizzati, per quasi 70mila stanze vuote. Vibo presenta circa più di 160mila abitanti a fronte di 81mila edifici circa, di cui 9500 inutilizzati per 105mila vani vuoti.

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