Mar. Lug 16th, 2024

Tutti i dati del dossier di Legambiente. Il 12% degli istituti ha il certificato d’agibilità. Scarsi gli investimenti per il trasporto. Buona la performance di Cosenza

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Sono quattro su cinque le città calabresi che hanno partecipato all’indagine Ecosistema Scuola di Legambiente, giunta alla XIX edizione, presentata dall’associazione nell’istituto Casanova di Napoli nel corso del Forum Scuola. Si tratta di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Dallo studio di Legambiente resta fuori Vibo Valentia in quanto non ha inviato i dati. Nella classifica generale Cosenza risulta prima tra le amministrazioni del Sud con il 17esimo posto, per quanto riguarda la messa a norma e le certificazioni di sicurezza. Tutti gli edifici risultano in possesso del certificato di agilità, di collaudo statico, di certificazione igienico-sanitaria, di prevenzione incendi; inoltre è prima tra i Comuni capoluogo, se si considera la media ad edificio scolastico, in quanto a capacità di reperimento fondi nazionali per l’edilizia scolastica. Nell’elenco generale delle 83 città capoluogo di provincia che hanno partecipato al rapporto, Catanzaro è al 72esimo posto, Crotone al 74esimo mentre Reggio Calabria si ferma al 79esimo.

 

COSENZA PRIMA NEL SUD Nella classifica generale Cosenza risulta prima tra le amministrazioni del Sud con il 17esimo posto, per quanto riguarda la messa a norma e le certificazioni di sicurezza. Tutti gli edifici risultano in possesso del certificato di agibilità, di collaudo statico, di certificazione igienico-sanitaria, di prevenzione incendi; inoltre è prima tra i Comuni capoluogo, se si considera la media ad edificio scolastico, in quanto a capacità di reperimento fondi nazionali per l’edilizia scolastica. Nell’elenco generale delle 83 città capoluogo di provincia che hanno partecipato al rapporto, Catanzaro è al 72esimo posto, Crotone al 74esimo mentre Reggio Calabria si ferma al 79esimo.

IL 51,6% COSTRUITO SECONDO CRITERI ANTISISMICI Le scuole di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria risultano edificate prevalentemente tra il 1941 e il 1974 (42,7%), prima dell’entrata in vigore della normativa sull’antisismica, in un territorio classificato a rischio sismico 1 (il più elevato) nel caso di Cosenza e Reggio Calabria, e 2 nel caso di Catanzaro e Crotone. Quelle costruite secondo criteri antisismici sono il 51,6% e sono prevalentemente a Reggio Calabria; solo sul 14,5% risulta tuttavia eseguita la verifica di vulnerabilità sismica. Nonostante i risultati ottenuti da Cosenza a livello regionale, i dati sulle certificazioni in Calabria si attestano in modo significativo sotto la media nazionale per quanto riguarda il certificato di agibilità (12,4% contro il 60,4%) certificazione igienico-sanitaria (31,6% contro il 71,9%), prevenzione incendi (16,1% contro il 42,2%); poco sotto il dato medio le scuole con certificato di collaudo stativo (51,7%); mentre sono sopra la media in quanto a impianti elettrici a norma (95,7%).

MANUTENZIONE INSUFFICIENTE Il dato relativo alla necessità di manutenzione delle scuole calabresi, analizzata dall’indagine Ecosistema Scuola di Legambiente presentata nell’istituto Casanova di Napoli nel corso del Forum Scuola, è quello che risulta più urgente: ben l’82,3%, a fronte del 46,8% della media nazionale. Un’esigenza così rilevante che si manifesta anche a seguito di interventi realizzati sul 52,2% degli edifici negli ultimi 5 anni e che trova forse una spiegazione nei fondi spesi sia in manutenzione straordinaria che ordinaria: meno di 4mila euro a edificio per la straordinaria (quasi 18mila la media nazionale), circa 3.500 euro per l’ordinaria (quasi 6.700 euro il dato nazionale). Pochi investimenti per la manutenzione degli edifici e nessun finanziamento concesso per i progetti educativi delle scuole o le iniziative rivolte agli under 14.

SCUOLABUS: POCHI INVESTIMENTI Sul servizio di scuolabus in Calabria si è investito poco: solo il 16,5% degli edifici ne beneficia. Il dato è fra quelli diffusi oggi dall’indagine Ecosistema Scuola di Legambiente presentata nell’istituto Casanova di Napoli nel corso del Forum Scuola La sicurezza nelle aree antistanti gli edifici scolastici è garantita dalla presenza in tutte le scuole di attraversamenti pedonali, per il 19,7% di semafori pedonali e per il 13,7% di nonno vigili. Solo il 2,6% delle scuole sono provviste di piste ciclabili nelle zone circostanti; nessun servizio di pedibus risulta attivato; minore attenzione e sensibilità verso il problema della mobilità casa-scuola rispetto alla regioni del Nord, pur trovandosi in una regione dove il clima è più favorevole agli spostamenti a piedi e in bicicletta.

PASTI BIO A MENSA Cosa finisce nei piatti degli studenti della Calabria? Le mense scolastiche nel 32,2% dei casi servono pasti bio, in nessuno pasti interamente biologici, nel 78,8% i prodotti sono Igp, Dop e nel 66,7% anche a km 0. E’ questo uno dei dati emerso dall’indagine Ecosistema Scuola di Legambiente, giunta alla XIX edizione, presentata dall’associazione nell’istituto Casanova di Napoli nel corso del Forum Scuola. Stando ai dati in tutte le mense si utilizzano ancora stoviglie monouso e tutto questo avviene in scuole dove la raccolta differenziata è ben lontana dal raggiungere le percentuali del dato medio nazionale. Sono l’11% degli edifici a utilizzare fonti rinnovabili, per lo più solare fotovoltaico. Solo Catanzaro e Crotone hanno effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole, nessun Comune per rilevare la presenza di radon. Ben l’80,5% delle scuole dispone di una rete wifi, il 36,9% ha adottato il principio di precauzione implementando una rete completamente cablata.

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