Lun. Ago 5th, 2024

La cartellonistica installata a ridosso dello svincolo autostradale al vaglio della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale. Emerse una serie di violazioni

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Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sugli impianti pubblicitari. La Guardia di finanza ha infatti acceso i riflettori anche sul Comune di Sant’Onofrio dove sono stati acquisiti una serie di atti relativi all’installazione di alcuni pannelli a ridosso dello svincolo autostradale e sulla strada provinciale 606 nei pressi della rotonda per Maierato. In questo caso l’indagine è doppia perché oltre alle Fiamme gialle procede, parallelamente e per quanto di propria competenza, la Polizia Stradale. Il personale guidato dal vice questore Pasquale Ciocca sta infatti eseguendo gli opportuni accertamenti di natura amministrativa e ha più volte scritto al Comune di Sant’Onofrio per avere chiarimenti.

La Finanza a Sant’Onofrio. Lo chiamano, d’altronde, “abusivismo pubblicitario” ed è un fenomeno ormai dilagante in provincia di Vibo Valentia tra impianti installati in violazione al Codice della Strada, con autorizzazioni in qualche caso scadute (come si evince dalle carte) e, addirittura, senza le apposite targhette o con titoli autorizzativi falsi. Sul settore si sono accesi i riflettori della Procura antimafia di Catanzaro che ha delegato la Guardia di finanza ad indagare e le Fiamme gialle hanno fatto “visita” prima al Comune di Vibo Valentia e poi alla Provincia acquisendo un’ingente mole di documenti ora al vaglio degli investigatori. Da quanto si apprende lo stesso metodo d’indagine sarebbe stato utilizzato dai finanzieri a Sant’Onofrio dove tutta la cartellonistica è oggetto da qualche mese di un’articolata attività di controllo da parte delle forze dell’Ordine. Anche qui la Finanza avrebbe acquisito atti molto utili all’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Gli accertamenti della Polstrada. Sul piano amministrativo sarebbero diversi, in particolare, i verbali redatti dal personale della Polizia Stradale per una serie di violazioni al Codice della Strada commessi, in particolare, da un’azienda del settore, già in vertenza con lo stesso Comune per il mancato versamento dell’imposta di pubblicità, che si è aggiudicata la scorsa estate in esclusiva la possibilità di installare e gestire impianti pubblicitari sul territorio santonofrese, svincolo autostradale compreso. Irregolarità che hanno dato seguito a degli accertamenti amministrativi culminati con la richiesta al Comune di Sant’Onofrio di rimuovere gli impianti privi di titoli autorizzativi. Un’attività di verifica e di prevenzione pressante quella della Polstrada che, in collaborazione con l’Anas, ha scoperto che in diversi casi gli impianti installati nella zona riportano autorizzazioni ormai datate nel tempo, in alcuni casi scadute, in altri prive di targhette. Da qui la richiesta al Comune di Sant’Onofrio di fornire tutte le spiegazioni del caso.

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