Intervista al presidente della Lega calabrese Invernizzi: «Le alleanze le decide Matteo, ma se le Europee andranno bene abbiamo diritto di fare un nome. Occhiuto? Vedremo. Il mio compito è creare liste credibili»
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Le alleanze, in Calabria e altrove, «le decide Matteo Salvini». E se alla fine dovesse essere riproposto lo schema del centrodestra classico, il partito del ministro dell’Interno non rinuncerà a dire la sua anche in questa regione: «Se le Europee dovessero andare bene come penso, la Lega avrebbe tutto il diritto di tenersi al tavolo e non vedo perché non dovrebbe esprimere il proprio candidato a presidente anche in Calabria».
Il neo presidente di Lega Calabria per Salvini premier, Cristian Invernizzi, non pone ostacoli nel percorso che il Carroccio sta per avviare a sud del Pollino. Questo perché «sono straordinari i sondaggi che ci vengono attribuiti in Italia ma anche in Calabria».
Un possibile alleato, Forza Italia, ha già scelto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, come candidato governatore…
«Massimo rispetto per Forza Italia che ha espresso il suo candidato, ma qualora dovessimo andare in coalizione, ovviamente… vedremo».
Per il momento c’è da formalizzare la sua nomina.
«Non so neanch’io quando sarà ufficializzata, è una scelta dei vertici, ma penso che sia imminente. Per quanto riguarda la costituzione della Lega Calabria per Salvini, sarà gestita da una triade composta da me, in quanto presidente dell’associazione, dal deputato Domenico Furgiuele e da un commercialista, che sarà anche l’amministratore».
Ci spiega le ragioni di questa scelta? Si seguirà lo stesso schema in tutte le regioni o la Calabria è un caso a parte?
«Lo schema sarà uguale dappertutto e le triadi saranno sempre composte da due politici e da un commercialista».
Quanto durerà il vostro incarico?
«Fino ai congressi, la cui data non è stata ancora fissata».
In molti hanno giudicato questa operazione come un commissariamento della Lega calabrese.
«Ad oggi non c’è ancora un partito calabrese, questa è una nuova associazione, l’inizio di un qualcosa di nuovo in Calabria. E a me è stato chiesto di occuparmene, visto che ho una lunghissima esperienza. Quindi, lanciamoci in questa nuova avventura».
Finora il massimo responsabile calabrese è stato Furgiuele. Per lui si tratta di un ridimensionamento?
«Conosco Furgiuele da un anno e c’è un buonissimo rapporto tra di noi. Auspico, anzi, sono convinto, che ci sarà un’ottima collaborazione. Bisogna far partire la Lega in Calabria, aprirsi a tantissime realtà».
Con quali obiettivi?
«Strutturare il partito e uniformarlo ad altre realtà esistenti da decenni al Nord e al Centro. Il resto lo vedremo in itinere. Di sicuro, ci saranno una serie di novità e di appuntamenti, tra cui quello cruciale delle Europee, nel quale sarà necessario sfondare la doppia cifra. Il resto lo vedremo».
Dopo le elezioni sarà il tempo di stabilire le alleanze…
«Le alleanze regionali le stabilirà Matteo Salvini: se andremo da soli o in coalizione lo deciderà lui. Il mio compito è che la Lega arrivi pronta a questo appuntamento con liste credibili, composte da uomini e donne che diano assoluta certezza di poter realizzare anche in Calabria quello che Salvini vuole realizzare in tutta Italia. Il mio compito è questo».
Ma i calabresi cosa devono aspettarsi dalla Lega?
«La Lega offre una grande opportunità alla Calabria e viceversa. Ci aspettiamo buone cose, ma non vogliamo esagerare con i toni. Non vedo perché la Calabria dovrebbe comportarsi diversamente dalla altre regioni d’Italia».