Mar. Lug 16th, 2024

Innanzitutto secondo la definizione dell’ISTAT il sociologo è uno studioso dei fenomeni sociali, studia in particolare i rapporti tra individui, gruppi e organizzazioni in relazione alla società di riferimento. La professione del sociologo riveste un ruolo attivo e multidisciplinare nell’ambito delle politiche territoriali, nelle politiche sociali e sanitarie. La definizione del ruolo del sociologo consta di molteplici competenze da espletare sul campo, in particolare la ricerca macro è una tra i propri campi prediletti ed il rapporto in termini quali/quantitativi che sussiste tra determinati ruoli sociali e tematiche particolari quali povertà e disuguaglianze sociali, immigrazione e l’impatto sul nostro territorio,aspetti connessi all’ambito lavorativo, comparto istruzione e scolarizzazione dei giovani, politiche sanitarie atte alla prevenzione della tossicodipendenza, disturbi mentali, nelle disuguaglianze di genere, nell’amministrazione , ambiti privati, gruppi di auto muto aiuto  nel comparto delle relazioni di aiuto, nel campo dell’amministrazione giudiziaria e carceraria come rilevazione detenuti che hanno problemi, status, ambito criminologico ed in particolare della criminodinamica (il perché sono stati compiuti determinati crimini, i fattori sociali i quali hanno inciso su di essi), ampliamento del terzo settore sono solo alcuni luoghi di indagine della professione sociologica. In particolare, riassumendo schematicamente essa consiste in:

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  • Raccogliere dati, condurre interviste e sottoporre questionari al campione di riferimento
  • Analizzare, organizzare e mettere in relazione dati e informazioni con metodi statistici
  • Produrre report, articoli scientifici, grafici e tabelle per illustrare i risultati delle indagini
  • Svolgere attività di ricerca per migliorare la conoscenza dei fenomeni sociali
  • Insegnare sociologia in scuole e università
  • Elaborare, monitorare e valutare politiche e progetti in ambito sociale
  • Fornire consulenza su tematiche socio-politiche, socio-economiche, socio-culturali

Oggigiorno la professione del sociologo assume rilevante importanza in particolare nei confronti dei territori ove le varie politiche sociali e sanitarie sono in qualche modo state deturpate dalla situazione pandemica, e a fronte dell’emergenza economica che tutto il Territorio sta vivendo da più di un anno. La progettazione sociale è uno tra gli ambiti empirici prediletti della professione sociologica, essa è un insieme di azioni attraverso le quali si intende raggiungere una situazione   di cambiamento utile per la “collettività” impiegando “al meglio” le risorse e mettendo in pratica strategie di tipo “concertativo”  rispetto alla situazione di origine o di partenza, attraverso un budget limitato e un intervallo di tempo definito. La progettazione è una pratica strutturata con precise metodologie varianti nei diversi campi, atta a rispondere a bisogni ben individuati nell’ambito di un’attività non ripetitiva; si progetta per esigenze personali e professionali, per esigenze aziendali, per esigenze “sociali”. La metodologia della ricerca è un ulteriore branca basilare per l’espletamento della professione ed è la base del lavoro sul campo del sociologo la quale si avvale dell’indagine scientifica come strumento privilegiato assieme alle interviste in profondità, questionari strutturati e non, focus group per la rilevazione di determinati fenomeni sociali e dati empirici, essa si distingue per caratteristiche ben precise: viene utilizzato un metodo d’indagine, applica tecniche e strumenti standardizzati ovvero con caratteristiche specifiche e valide scientificamente, mira ad ottenere risultati validi e verificabili. Molti sociologi sono oggi impegnati sui temi del territorio e dell’ambiente, con attività orientate alla soluzione di problemi di grande rilievo sociale, collaborando alla definizione di piani, progetti, politiche. L’amministrazione, il sindaco, la giunta hanno responsabilità pubbliche e tecniche mentre  cittadini sono attori della città; Studiare le dinamiche urbane significa adottare un’ottica sociale di gioco fra gli attori, di come si interfacciano e il loro ruolo di potere. Attuare una governance di politiche (non di politica) la quale possa rendere aiuto ai cittadini in modo tale che nessuno di loro riscontri problematiche relative alla convivenza civica o sociale, andare in contro alle esigenze del cittadino vuol dire capacità di empatia e di carpire i bisogni connessi alla sua sfera individuale, i diritti di cui ne è possessore e non solo artefice di meri doveri. Vengono analizzati quegli oggetti di ricerca, modalità di lavoro, approcci metodologici che possono costituire un proficuo terreno di lavoro comune e l’attenzione della professione del sociologo ruota attorno alla pianificazione territoriale e sui processi di partecipazione, sullo studio delle percezioni soggettive e del valore simbolico dei luoghi e degli ambienti, sulla progettazione degli spazi pubblici, sugli interventi in situazioni di rischio (cosa significa «essere protetti» nella società del rischio? Castel ritiene che la partita della protezione sociale si giochi oggi soprattutto «nel punto di intersezione tra il lavoro e il mercato»: per questo, al fine di un necessario nuovo compromesso, magari a livello sovranazionale, tra politica ed economia, tra capitale e lavoro). Vengono analizzati i bisogni di salute delle comunità correlati al contesto sociale – culturale – economico – politico ed epidemiologico. Riconoscere l’influenza dei determinanti sociali sulla salute ed identificare i principali fattori che incidono sull’insorgenza delle disuguaglianze. Riconoscere il concetto di equità come azione di contrasto alle disuguaglianze di salute e rispetto delle differenze. L’analisi dei modi attraverso cui, in un determinato tempo e società, si definisce la salute, si promuove il benessere, si fronteggiano le malattie, le disabilità e il malessere disabilità, malesseri nella vita quotidiana. La sociologia della salute deve chiedersi come possa trovare risposte a questi quesiti e come tali risposte possano essere rilevanti per la presa di decisioni in termini di politiche e strategie di sviluppo nazionali, internazionali, regionali o locali. La strategia dell’Oms incoraggia i paesi membri ad affrontare alle radici gli ostacoli contro la promozione della salute. Non vi è dubbio che esiste la necessità di intensificare programmi che facilitano cambiamenti comportamentali individuali su tematiche quali fumo, alcool e attività fisica. Per essere credibili ed efficaci, questi programmi devono però essere implementati all’interno di una strategia quadro che riconosca e cerchi di influenzare le circostanze economiche, sociali e culturali che determinano la salute. Questo è il significato dell’espressione “determinanti della salute” usato dall’Oms. Le politiche sociali, del lavoro, della casa, dell’istruzione, dell’ambiente sono da considerarsi determinanti cruciali della salute. Essi determinano le condizioni di vita degli individui. Parsons sostiene che la malattia è intesa come “devianza da parte del “malato” poiché non in grado di ricoprire i propri ruoli”.Egli scrive: «la malattia è uno stato di turbamento nel funzionamento “normale” dell’individuo umano nel suo complesso, in quanto comprende sia lo stato dell’organismo come sistema biologico sia i suoi adattamenti personali e sociali. Essa viene così definita in parte biologicamente e in parte socialmente. La partecipazione al sistema sociale è sempre potenzialmente rilevante per lo stato di malattia, per la sua eziologia e per le condizioni di successo nella terapia, nonché per altri suoi aspetti». Esistono quattro aspetti del sistema di aspettative istituzionalizzato concernente il ruolo dell’ammalato. Il primo consiste nell’esenzione dalle responsabilità normali del ruolo sociale, la quale è naturalmente relativa alla natura e alla severità della malattia. Il secondo aspetto, strettamente connesso, consiste nella definizione istituzionalizzata secondo cui non ci si può attendere che la persona malata si faccia coraggio a guarire mediante un atto di decisione o di volontà. Sotto questo profilo il malato è esentato da ogni responsabilità. Il paziente ha bisogno di servizi tecnici perché egli non sa – e così pure non sanno i suoli colleghi, i suoi familiari ecc. che cosa sia successo e che cosa si debba fare, e perché inoltre non controlla le risorse necessarie. Il medico è un esperto tecnico che, in virtù di un addestramento e di un’esperienza specifica, nonché di uno istituzionalmente riconosciuto, è qualificato ad aiutare il paziente in una situazione che viene istituzionalmente definita come legittima in un senso relativo, ma che richiede un aiuto. Il ruolo del medico è accentrato sulla sua responsabilità per il benessere del paziente, nel senso di favorire la guarigione della malattia usando il meglio possibile la capacità del medico e nell’affrontare questa responsabilità egli deve acquistare e usare un’elevata competenza tecnica nella scienza medica e nelle tecniche fondate su di essa. La medicina pertanto non può prescindere l “individualità” del paziente ma deve instaurare un rapporto empatico tale da facilitare il ben-essere dell’assistito, ed è in tal sento che agisce l’attività del sociologo, una relazione di cura e di auto mutuo aiuto.

L’immaginazione sociologica permette a chi la possiede di vedere e valutare il grande contesto dei fatti storici nei suoi riflessi sulla vita interiore e sul comportamento esteriore di tutta una serie di categorie umane. Gli permette di capire perché, nel caos dell’esperienza quotidiana, gli individui si formino un’idea falsa della loro posizione sociale. Gli offre la possibilità di districare, in questo caos, le grandi linee, l’ordito della società moderna, e di seguire su di esso la trama psicologica di tutta una gamma di uomini e di donne. Riconduce in tal modo il disagio personale dei singoli a turba-menti oggettivi della società e trasforma la pubblica indifferenza in interesse per i problemi pubblici“. C.W.Mills

Dott.ssa Santostefano Francesca – Sociologa

SITOGRAFIA

[1]https://www.jobbydoo.it/descrizionelavoro/sociologia

[2]https://www.google.com/sociologo+definizione

[3] https://www.amesci.org/c2zero/progettazione_sociale_cos_e.htm

[4] https://cittadelluomo.it/2007/01/08/rosario-iaccarino-2/

[5] https://www.mircomarchetti.it/la-sociologia-del-ben-essere/

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