Lun. Set 2nd, 2024

Tra Riforme e Sfide Regionali del 2026, il PD Calabrese si confronta sui temi dell’unità e del futuro

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Dopo molti anni di assenza, la Festa dell’Unità è tornata a Roccella Jonica, riempiendo il Largo Colonne Rita Levi Montalcini con dibattiti e confronti politici. Gli uomini e le donne del Partito Democratico si sono interrogati su temi cruciali, come l’unità del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 2026, e sulle iniziative per promuovere la riforma del sistema di attribuzione della cittadinanza agli stranieri in Italia.

Un tema centrale è stato il ruolo dell’area moderata nella politica italiana. “L’area moderata deve trovare rappresentanza,” ha sottolineato un esponente del PD, ribadendo che i veti tra le varie fazioni non portano a soluzioni concrete. La riflessione ha toccato anche la necessità di costituire una sinistra riformista forte, in un contesto politico che non sembra più tollerare l’esistenza di partiti fuori dal bipolarismo.

La serata di sabato è stata dedicata alla riflessione sul futuro del governo regionale, con una tavola rotonda che ha visto protagonisti i sindaci delle principali città calabresi: Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Nicola Fiorita (Catanzaro), e Flavio Stasi (Corigliano Rossano). I sindaci hanno discusso su come il modello di governo locale del centrosinistra possa essere un esempio per le regionali del 2026. L’incontro ha messo in luce una collaborazione crescente tra i primi cittadini calabresi, uniti anche nella lotta contro l’Autonomia Differenziata, considerata una minaccia per il Sud Italia.

Il Partito Democratico continua il suo percorso di “estate militante,” come definito dal segretario regionale Nicola Irto. Con appuntamenti su tutto il territorio, il PD rimane l’unico partito a mantenere un dialogo costante e trasparente con la base. Una delle battaglie centrali di questa estate politica è la raccolta firme contro l’Autonomia Differenziata, tema su cui il partito si pone in netta opposizione al governo Meloni e alla giunta regionale calabrese.

“Stiamo ricevendo un ampio sostegno popolare,” ha dichiarato Nicola Irto nelle sue conclusioni, sottolineando che questo movimento dal basso è il punto di partenza per costruire un’alternativa forte, sia in Calabria che a livello nazionale.

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