Mar. Ago 6th, 2024

Dieci anni sono passati ma al momento nessun colpevole. La giustizia sta seguendo il suo corso ma dopo tutto questo tempo la speranza un po’ inizia a scalfirsi. Ciò nonostante Martino Ceravolo e i suoi cari continuano ad aspettare risposte alle loro domande: chi sono gli assassini del loro amato Filippo? La sera del 25 ottobre del 2012, l’allora 19enne di Soriano venne ammazzato a colpi di fucile mentre si trovava in auto insieme ad una persona lungo la strada tra Pizzoni e Soriano.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

L’occasione per ricordarlo è stata questa mattina presso il campo sportivo di calcetto attiguo alla scuola di Gerocarne, manifestazione fortemente voluta dal sindaco Vitaliano Papillo che ha visto la presenza di numerosi esponenti delle istituzioni locali, religiose, militari, istituzionali, del mondo scolastico e dell’associazionismo, parenti di vittime di ’ndrangheta, testimoni di giustizia, e di decine di ragazzi e bambini.

Il vescovo Nostro: “Morte non sia l’ultima parola della vita”

Allo sfortunato giovane è stata dedicata una commemorativa all’entrata del campetto, benedetta dal vescovo Attilio Nostro: “La morte non deve essere l’ultima parola della vita – ha esordito il presule – perché la morte non ha il potere di spezzare non solo i legami di amore e affetto delle famiglie ma anche e soprattutto la nostra vita. La scomparsa di Filippo è, per noi, un’occasione per ricordarci che la vita è un dono prezioso che non va sprecato. Dobbiamo ringraziare, invece, Filippo per l’occasione che ci dà oggi, in passato e in futuro, per ribadire questo nostro diritto a vivere e a farlo in maniera sana e bella, nel rispetto degli altri e nel senso comune della fraternità”.

Papillo: “Oggi parte un messaggio di speranza”

Per il sindaco Papillo “oggi parte un messaggio di speranza che le cose possono cambiare anche in questo territorio bello ma al contempo molto difficile ma questo richiede uno sforzo maggiore da parte nostra. Questa targa ricordo – ha evidenziato – non è solo un nome e un cognome ma un simbolo per tutti i ragazzi che frequenteranno questa scuola e questo campetto e li stimolerà a informarsi sulla storia di Filippo. Mettiamo, quindi, in moto quotidianamente comportamenti retti perché è lì che si gioca la partita della legalità”.

Papà Martino agli assassini: “Pentitevi”

E se Giuseppe Borrello, responsabile territoriale dell’associazione antimafia, Libera, ha parlato di “giornata importante per l’elevato significato che essa porta in dote”, Martino Ceravolo ha lanciato un nuovo appello agli assassini del figlio: “Pentitevi di ciò che avete fatto e se questo non dovesse avvenire mi auguro che a breve ci pensi la magistratura. Voi non siete nulla, mente noi possiamo continuare a camminare a testa alta portando alto il nome di Filippo”. (f.p.)

Print Friendly, PDF & Email