Gio. Ago 8th, 2024

Cantieri Programmato nel 2025, Ma Opacità sui Rapporti Societari e Crescenti guadagni in borsa

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I piani per la realizzazione del tanto discusso Ponte sullo Stretto sono proiettati verso il futuro, con i cantieri previsti per il 2025. Tuttavia, mentre il progetto rimane ancora sulla carta, il panorama finanziario è in fermento, con un’esplosione di consulenze e un rapido aumento dei valori azionari delle società coinvolte.

Tra queste, il consorzio Eurolink vede un aumento delle azioni compreso tra il 15 e il 30%. L’opacità regna sui dettagli contrattuali tra la società Stretto di Messina ed Eurolink, come evidenziato dal deputato Angelo Bonelli. Anche le relazioni con le società di consulenza come Rocksoil, appartenente alla famiglia Lunardi, e Proger, guidata da Chicco Testa, rimangono avvolte nel mistero.

L’aspetto economico del progetto attira l’attenzione, con un focus particolare sulle implicazioni per le imprese del Nord, come sottolineato dal Ministro Matteo Salvini. Mentre il valore aggiunto potrebbe riversarsi sulle imprese lombarde, i dettagli sui benefici per le regioni meridionali restano incerti.

Il consorzio Eurolink è composto da una varietà di aziende, tra cui Webuild, Sacyr Construccion, Condotte spa, Cmc di Ravenna, Ihi Corporation e Itinera spa. L’approvazione del decreto Salvini ha innescato un’impennata dei valori azionari di queste società, alimentando speculazioni e interrogativi sull’equità dei contratti e sull’allocazione dei finanziamenti pubblici.

In un contesto in cui i cantieri non sono ancora stati avviati, la trasparenza su questi aspetti diventa cruciale, specialmente considerando l’entità degli investimenti pubblici coinvolti.

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