Lun. Nov 18th, 2024

Modifiche al Piano rifiuti, il Pd vota contro in Commissione e annuncia un emendamento. Muraca: “ingiustificabile l’assenza dei dirigenti. Vogliamo certezze su deroghe e rifiuti pericolosi”

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Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha votato contro la proposta di modifica del Piano regionale di gestione dei rifiuti e in particolare all’integrazione del criterio localizzativo del ‘fattore di pressione discariche’.

E’ stato il consigliere regionale Giovanni Muraca a esprimere la posizione del gruppo in Commissione nel corso dell’ultima seduta, esprimendo una forte critica al modo di procedere della maggioranza di centrodestra che ha affrontato la delicata questione in assenza dei dirigenti del comparto.

“Non è stato possibile rivolgere domande e richieste di chiarimenti – afferma Giovanni Muraca – per l’ingiustificabile assenza degli esperti che avrebbero dovuto illustrare le modifiche sulle quali, come Pd, nutriamo seri dubbi anche in ordine al futuro dell’area di Crotone”.

Entrando nel merito delle modifiche proposte, Muraca ha precisato: “Va bene irrigidire i criteri localizzativi, ma non è sufficiente. Anche perché riteniamo sia un errore l’individuazione di uguali criteri sia per i rifiuti solidi urbani, che per i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Tali criteri, invece, devono essere diversi in relazione al tipo di rifiuto trattato, così come era previsto dal piano approvato dal centrosinistra nel 2016. Non convince per nulla poi il sistema delle deroghe – prosegue Muraca -, ci diamo criteri localizzativi che rischiano di restare lettera morta se poi le deroghe si attuano per effettuare le bonifiche. A voler pensare male sembra che, in questo modo, si voglia costruire una strada ad hoc per la bonifica di Crotone. Come gruppo del Pd metteremo a punto un emendamento da presentare in Consiglio per attualizzare i criteri localizzativi e rivedere le deroghe, soprattutto per quel che attiene i rifiuti pericolosi. Con lo stesso emendamento proporremo che i rifiuti speciali pericolosi vengano trattati e smaltiti con criteri estremamente più rigidi”.