E’ molto stimato nel paese aspromontano, nonché punto di riferimento della Fondazione Corrado Alvaro, può contare su un ottimo bagaglio culturale , un eloquio forbito ma comprensibile, una stima diffusa e trasversale, una rete di relazioni nel mondo politico catanzarese accumulato negli anni, e, cosa che non nuoce, è sanluchese doc. Tutti ingredienti che rappresentano l’ ideale presupposto per una candidatura a sindaco di San Luca. Parliamo di Bruno Bartolo, consigliere di amministrazione della Fondazione, instancabile animatore culturale, che molti a San Luca vorrebbero sulla poltrona di primo cittadino.
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Non si tratta solo di un gossip, dato che Bartolo proprio qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa di presentazione dello Sportello Lavoro lanciato dall’agenzia Openjobmetis e da Klaus Davi, quotata all ‘Aim di Milano, aveva ventilato l’idea di una lista ‘autoctona’ sanluchese, precisando però ‘non sarò io a guidarla ma la lista deve esserci’ , alla presenza delle massime autorità , come il prefetto Michele Di Bari.
La notizia che la lista sia pronta e che Bartolo sia sul punto di lanciarla, non stupisce dunque gli osservatori. La competizione quindi per la conquista del Municipio di San Luca potrebbe quindi allargarsi a tre contendenti. Klaus Davi, il primo a candidarsi nell’ormai lontano maggio dello scorso anno, in nome di una protesta verso uno Stato e un sistema di comunicazione che ‘oscurano i drammi della Calabria come l’assenza di democrazia in intere zone’. Poi Francesco Anoldo, l’infermiere reggino che ha lanciato un movimento ad hoc ‘Calabria attiva’. E ora Bartolo. Sulla carta, la lista del sanluchese doc potrebbe sbancare. Ma Klaus Davi conta molti estimatori in paese, magari silenti, ma non per questo poco numerosi. Certo, la discesa in campo di Bruno Bartolo potrebbe contare sul consenso di molti sanluchesi e segnare la definitiva archiviazione di una fase commissariale necessaria ma ora diventata difficilmente giustificabile. Anche alla luce di recenti dichiarazioni di Matteo Salvini che in via Bellerio ha detto : “a San Luca si deve votare. Un prolungamento del commissariamento ricadrebbe negativamente anche sul mio operato. Sarebbe un autogoal.” Chi vuole intendere, intenda.
Fonte: E.G. reggiocalabriaweb