“Le ragazze ed i ragazzi del Liceo “Fermi” di Cosenza crediamo di aver saputo oggi scrivere una bella pagina di partecipazione e di cittadinanza. Alla nostra assemblea abbiamo invitato Paolo Guido, il procuratore che ha condotto le indagini che ha portato all’arresto del ricercato più noto in Italia, Matteo Messina Denaro. La dirigente Angela Corso – scrivono in una nota gli studenti del Liceo Fermi – ha colto subito la nostra proposta e la nostra scuola si è attivamente mossa per portare a termine questa presenza. Il procuratore si è intrattenuto con noi per oltre un’ora e mezza, rispondendo senza esitazioni alle nostre domande che hanno spaziato dalla recente operazione, alla sua vita da magistrato, alla sua vita di studente proprio nel nostro Liceo. Il dottor Guido ha infatti frequentato negli anni ’80 le aule dello storico edificio di via Molinella”.
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“Evitare quell’attrattività che ancora la mafia può avere in alcune aree del Paese”
“Particolarmente importanti i riferimenti che Guido ha fatto alla rilevanza enorme che per il positivo esito di ogni attività ha il collettivo che deve condividere passioni, impegno ed obiettivi. Ed all’assoluta importanza che nel contrastare la criminalità organizzata deve avere il ruolo dello Stato nel garantire diritti e servizi costituzionalmente previsti, in particolare la scuola e la sua insuperabile funzione di crescita delle giovani generazioni che devono evitare quell’attrattività che ancora la mafia può avere in alcune aree del Paese. Soddisfattissimi noi studenti, che – affermano – abbiamo visto intrattenersi con noi in una forma affatto accademica un rappresentante dello Stato per l’affermazione della legalità. Ed insieme a noi la dirigente Angela Corso e tutto il corpo docente della nostra scuola, presente all’iniziativa. Una bella pagina di quando la scuola coniuga i consueti percorsi formativi con l’interlocuzione con gli aspetti più tangibili della realtà che ci circonda”.