Mar. Lug 16th, 2024

Nel cuore della battaglia calcistica tra San Luca e Locri, si è consumato un evento epocale che ha decretato la permanenza del Locri in Serie D. Con un risultato finale di 0-2 a favore del Locri stesso , la squadra ha non solo conquistato la vittoria sul campo, ma ha anche garantito la sua presenza nel prestigioso torneo semi-professionistico, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua storia gloriosa nel calcio dilettantistico locale.

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Locri, un luogo ricco di storia e fascino, rappresenta un faro per gli amanti del calcio e per la comunità locale, richiamando sempre quel passo in più verso il raggiungimento degli obiettivi, sia sul piano sociale che sportivo. Negli ultimi anni la città, piaccia o meno, è stata polo attrattivo a 360° gradi di un modello di vita positivo basato su una rinascita economica, imprenditoriale, vitale e sportiva. La squadra è stata in grado di trasmettere un senso di identità e appartenenza alla città, unendo le persone attraverso la passione comune per il gioco del calcio.

La permanenza in Serie D è di fondamentale importanza per il Locri, poiché offre al club la possibilità di competere ad alti livelli e di far crescere ulteriormente la sua reputazione nel panorama calcistico regionale e nazionale. Oltre a fornire una vetrina per i talenti locali, la presenza nella Serie D contribuisce anche allo sviluppo sociale ed economico della città, attrarre sponsor, turisti e investimenti. Non dimentichiamoci un fattore importante : questa è stata una stagione anomala e che è nata tardi (con immani sforzi) dopo che l’anno scorso, senza la presenza del Catania, si sarebbe vinto il campionato a mani basse.

D’altra parte, il San Luca ha dimostrato negli anni di essere una piccola realtà con grandi ambizioni nel mondo del calcio. Nonostante le risorse limitate e le sfide incontrate lungo il cammino, la squadra è riuscita a imporsi con positività nel campionato, guadagnandosi il rispetto degli avversari e l’ammirazione dei tifosi.

In particolare, Antonio Pelle ha brillato come una stella nella squadra, con il suo talento straordinario e la sua leadership in campo. Il suo contributo è stato fondamentale per il successo del San Luca negli ultimi anni, ispirando i suoi compagni di squadra e dimostrando una dedizione senza pari al club e alla sua comunità.

Tuttavia, l’epilogo di questa stagione era prevedibile, data la confusione comunicativa, dirigenziale e organizzativa che ha caratterizzato il club. Nonostante gli sforzi dell’ex presidente e avvocato Giampaolo e di altri dirigenti storici, la mancanza di coesione e di leadership ha inevitabilmente influenzato le prestazioni della squadra sul campo.

La tragedia che ha colpito comunità, dirigenza, staff tecnico e squadra ha inciso, totalmente, sullo stesso ambiente soprattutto per via dell’infame decisione di Lega/LND di far giocare la gara di Portici in una condizione psico-fisica labile e in una condizione di calendario che poteva essere posticipata nettamente.

La presenza di un responsabile logistica che ha tentato di assumere ruoli al di fuori delle proprie competenze e il comportamento del vicepresidente o ex vicepresidente che ha agito, in modo immotivato, al di sopra delle decisioni dell’ufficio stampa hanno contribuito a creare un ambiente poco propizio per il successo sportivo già dalle prime giornate.

In conclusione, questa stagione ha dimostrato che una gestione disorganizzata e conflittuale può compromettere i risultati sportivi di una squadra, anche quando i giocatori e l’allenatore dimostrano talento e impegno sul campo. È essenziale che le squadre risolvano le questioni interne e mantengano un ambiente coeso e motivante per ottenere risultati positivi nel lungo termine.

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