Si è conclusa ieri la XXII edizione del Kaulonia Tarantella Festival.
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Dopo lo spettacolo “Sacro et profano”, tratto dall’omonimo album del 2015, di Mimmo Cavallaro della prima serata e dopo l’esibizione del quartetto femminile “Faraualla”, secondo appuntamento, sul palcoscenico dell’auditorium “Angelo Frammartino” è stata la volta di Alessandro Gaudio e Marcello Fonte per il gran finale.
Campione del mondo di organetto il primo e Palma d’oro a Cannes per il film “Dogman” di Matteo Garrone, quale migliore interpretazione maschile, il secondo, hanno sancito ufficialmente l’interazione tra musica popolare e mondo del cinema.
In tal senso va anche sottolineata la presenza di Mimmo Calopresti, noto regista, in qualità di direttore artistico della kermesse da quest’anno, che per il festival ha progetti futuri centrati proprio sull’incontro di tali espressioni artistiche per una reciproca valorizzazione.
Musicista, performer e scultore, Marcello Fonte comincia a suonare il rullante nella banda, sin da bambino. Si è così raccontato al pubblico del Ktf, presenziando con il proprio organetto, simbolo “della sua gente e del suo territorio”.
In duo con Gianluca Perazzo (percussioni), Alessandro Gaudio ha anche mostrato, dialogando con Fonte, le infinite possibilità dell’organetto.
L’evento è stato trasmesso in diretta alle 18 e in differita alle 22.30 sui canali video e digitali di un’emittente televisiva locale e rilanciato da altri network regionali.
FONTE GAZZETTA DEL SUD
SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO