Mer. Set 18th, 2024

“In Calabria bisogna definire un piano del lavoro straordinario per assorbire il precariato e attivare coerenti politiche attive del lavoro anche per gli inoccupati”.

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Così in una nota stampa i consiglieri del gruppo del Pd che analizzano la situazione occupazionale regionale anche dopo l’incontro romano che ha avuto ad oggetto la vertenza dei tirocinanti.

“L’incontro tenutosi a Roma con il governo regionale e rappresentanti del governo nazionale per affrontare la vertenza dei lavoratori Tis grazie alla mobilitazione annunciata dal sindacato nelle settimane scorse va salutata con attenzione e interesse – prosegue la nota dei consiglieri dem – Siamo assolutamente convinti della necessità di affrontare tale problematica attraverso l’individuazione ai vari livelli di soluzioni idonee a garantire percorsi di stabile occupazione superando, definitivamente, interventi precari che da anni mantengono nell’incertezza migliaia di lavoratori e loro famiglie. Come gruppo regionale Pd ci attiveremo, di concerto con i nostri rappresentanti parlamentari e nei confronti del governo regionale, con spirito collaborativo, a sostegno di soluzioni concrete sollecitando da subito la necessaria proroga al fine di consentire la definizione di un quadro normativo ed economico finanziario per l’effettiva stabilizzazione. Bisogna sottolineare che nonostante la loro precarietà questi lavoratori garantiscono servizi pubblici essenziali per i territori e le pubbliche amministrazioni che scontano una carenza cronica di personale non più tollerabile. In tale direzione facciamo appello al governo regionale affinché sì utilizzino le risorse disponibili al fine di favorire una immediata soluzione a tale legittima rivendicazione delle OOSS. Vigileremo con attenzione e responsabilità affinché gli impegni vengano mantenuti. A tal proposito ricordiamo al governo regionale che un apposito odg, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, impegnava il Presidente della giunta regionale ad elaborare un adeguato piano straordinario del lavoro attraverso l’utilizzo degli strumenti e delle risorse disponibili al fine di assorbire gli attuali bacini di precariato e attivare coerenti politiche attive del lavoro anche nei confronti degli inoccupati. Solo attraverso l’assunzione di provvedimenti concreti si potrà arrestare l’emorragia dei giovani e lo spopolamento che impoverisce culturalmente economicamente e socialmente l’intera Regione”.

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