Il segretario generale della UIL calabrese, Santo Biondo, esprime profonda preoccupazione riguardo alle politiche del governo nei confronti del Mezzogiorno, definendo il recente definanziamento del fondo perequativo infrastrutturale come un duro colpo per la regione.
Continua....
Secondo Biondo, questo atto rappresenta un ulteriore segnale di disinteresse da parte del governo centrale verso il Sud, già messo in luce con il cosiddetto Ddl “ammazza Sud” di Calderoli e Salvini. Il segretario evidenzia che i 3,5 miliardi cancellati dal fondo perequativo avrebbero dovuto essere investiti per migliorare ospedali, scuole, strade, ferrovie, porti, aeroporti e infrastrutture essenziali.
Biondo critica anche l’assenza di un effettivo sostegno economico da parte dello Stato per le Regioni meridionali, nonostante l’impegno del 34% degli investimenti ordinari. Questa mancanza di azione concreta, afferma, perpetua il divario tra Nord e Sud e allontana il Mezzogiorno dall’Europa.
Di fronte a questa situazione, la UIL Calabria chiama alla mobilitazione per difendere gli interessi della regione e per evitare un ulteriore allargamento del divario territoriale. La protesta della UIL rappresenta un forte richiamo all’attenzione dei rappresentanti parlamentari del Sud affinché agiscano per tutelare i diritti e le opportunità delle popolazioni meridionali.