Il Giro d’Italia torna in Calabria. Nel 2022 si correrà la 105^ edizione della “corsa rosa” e gli appassionati calabresi delle “specialissime” potranno riabbracciare i propri beniamini facendo tappa a Palmi, da dove partirà una tappa di oltre 190 chilometri che porterà la carovana a Scalea.
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E’ questa una delle anticipazioni regalate dagli organizzatori di quello che è uno dei “grandi giri”, insieme al Tour de France e alla Vuelta, che il prossimo anno muoverà dall’Ungheria, dove ci sarà tanto spazio per i velocisti e per i cacciatori di tappe.
La Palmi-Scalea, come si ricava dal “garibaldi” del Giro d’Italia 2022, sarà una “tappa leggermente ondulata ancora una volta probabilmente da concludersi con una volata. Dopo una prima parte leggermente accidentata tra Mileto, Vibo Valentia e Pizzo, la corsa segue la costa Tirrena della Calabria con i suoi brevi saliscendi. Finale che si preannuncia velocissimo per il gruppo compatto”. La speranza è che questa tappa non sia la sola calabrese per la “corsa rosa” edizione 105.
Per i velocisti, poi, ci sarà spazio il giorno prima in Sicilia, dove si terrà la Catania-Messina (nella foto l’altimetria): una “tappa classica del Giro in Sicilia. Da Catania fino a Messina partendo dalla costa orientale per portarsi tramite Portella Mandrazzi e le sue dolci pendenze, sulla costa settentrionale dove si toccano località come Villafranca Tirrena, Ganzirri con l’enorme Pilone dello Stretto del vecchio elettrodotto. Una tappa per velocisti che presumibilmente vedrà una volata di gruppo compatto al termine”.
Il Giro d’Italia con la partenza di tappa da Palmi celebrerà la Varia di Palmi (dal 2013 patrimonio immateriale culturale dell’Unesco) e non a caso che il giorno prima si arrivi a Messina (dove si celebra la Vara) e dunque si rafforza sempre di più il gemellaggio e il legame con il capoluogo peloritano. E sia Palmi e sia Messina hanno in comune come loro patrona la Madonna della Lettera.
La tappa calabrese celebrerà anche i 50 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace, originariamente si era pensato anche per un passaggio a Riace dove le due statue furono scoperte (Oltre a Palmi, Locri e Roccella Jonica erano candidate per la ospitare la partenza della tappa calabrese). Ma per motivi logistici e di lunghezza del chilometraggio, il passaggio non ci sarà, ma sarà per la prossima volta.
Il velocista italiano Elia Viviani, cha ha firmato un triennale con la “Ineos”, ha commentato: “È un Giro ricco di ottime occasioni per i velocisti. Forse l’arrivo della prima tappa è più favorevole per un finisseur o un velocista che tiene bene in salita. Mi piacerebbe poter lottare per conquistare nuovamente la Maglia Ciclamino e provare a vincere qualche tappa come quella di Treviso, vicino ai miei tifosi, o quella di Reggio Emilia. Sicuramente c’è terreno per ripetere un Giro come quello del 2018: sarebbe un sogno!”.
Il “Giro d’Italia, dopo l’assenza molto criticata dell’edizione dello scorso anno, torna ad abbracciare la Calabria per regalare ai tanti appassionati delle due ruote lo spettacolo di colori e sofferenza – naturalmente sportiva – che solo il ciclismo può regalare lungo strade che diventano degli stadi a cielo aperto e senza pagare il biglietto.