Il GAL Terre Locridee continua a lavorare nell’ottica del raggiungimento del traguardo più importante e impegnativo, che oggi è rappresentato dalla candidatura della Locride come Capitale della cultura Italiana del 2025. Questo dopo essere riuscito a svolgere il proprio ruolo, nel portare a termine il Piano di Azione Locale. Oggi, nella propria missione di agenzia per lo sviluppo locale di tipo partecipativo, in vista degli importanti appuntamenti che vedono i comuni e i territori impegnati a promuovere progetti di sviluppo, si pone a supporto di tutti gli Enti e dei soggetti privati che intendono realizzare progetti e sviluppare idee sostenibili, cercando di fornire una ”cornice di riferimento” e nello stesso tempo contribuendo a creare le precondizioni territoriali, in modo che le iniziative dei beneficiari finali possano avere successo e rispondano a principi di efficacia e di efficienza. In questa ottica e con questo spirito si è pensato di organizzare, per giovedì 17 marzo 2022, alle ore 12,00, una riunione tecnico operativa presso l’episcopio. Un incontro con i sindaci, la città metropolitana, le imprese per sensibilizzare gli attori alla ricerca di soluzioni adeguate e per avviare azioni da promuovere di tipo partecipativo, partendo dal progetto promosso dalla Regione Calabria per l’area della Locride della cosiddetta ”Città lineare” come occasione di proposta innovativa da inserire nel PNRR e che fa parte di un contesto generale che coinvolge anche la città metropolitana di Reggio Calabria, nel suo complesso, con la individuazione di tre sistemi urbani. L’incontro ha l’intenzione di stimolare un modello di costruzione dal basso, oltre a mettere a confronto i diversi stakeholder e presentare le azioni operative che intende mettere in atto il GAL per assistere, sostenere, accompagnare concretamente i soggetti nelle loro richieste e nella formulazione delle loro proposte. Ancor prima di pensare ai progetti, è necessario pensare ad una strategia che lo stesso PNRR individua fondamentale per superare le criticità strutturali e non per risolvere problemi temporanei Nel costruire la strategia è fondamentale pensare alla filiera del Progetto fino alla gestione e al suo mantenimento in funzione e in vita. Molti progetti pur realizzati non hanno prodotto effetti, perché non pensati nella logica della filiera diventando nel tempo essi stessi problemi .
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Occorre, quindi, evitare che le risorse che accompagnano i progetti siano produttivi o in termini economici, sociali o culturali e formativi.
Con questa visione il GAL intende promuovere azioni di co-partecipazione e di rete che interessano uno o più comuni, secondo l’ottica di valorizzazione e ottimizzazione delle risorse economiche e professionali e tentando di creare “massa critica” capace di assorbire gli effetti di diradamento e polverizzazione. Si pone l’obiettivo di fornire il quadro di sostenibilità, entro cui calare i progetti favorendo così una loro adattabilità e garantendo la non sovrapponibilità. Si pone l’obiettivo di individuare le analisi e fabbisogni che sottendono alla elaborazione dei progetti con studi e ricerche che ne possano indicare obiettivi e risultati da conseguire, nonché la predisposizione di una piattaforma in grado di fornire elementi per i monitoraggi e il rispetto delle tempistiche che sono fondamentali per il PNRR e per tutti i fondi strutturali e assistenza per la tracciabilità delle spese con indicazione, in tempo reale, delle criticità in modo da correggere in corsa eventuali discrasie o non allineamenti tecnico – amministrativi. Si pone l’obiettivo anche di fornire assistenza per la formulazione delle schede e prontuari di valutazione delle proposte .
Per poter assicurare ciò, il GAL ha esperito una manifestazione di interesse per il reclutamento di figure professionali da impegnare in tutte le attività, sopra indicate, con l’obiettivo di favorire la crescita di figure multidisciplinari capaci di aggredire sotto diverse angolazioni i problemi di programmazione, di progettazione, di realizzazione e di gestione delle iniziative finanziabili.
L’obiettivo è di pervenire, attraverso queste figure professionali, formate attraverso anche corsi di alta formazione universitaria che applichi il Job end training e porti le università verso i territori con la formazione in laboratori in loco, simulando anche l’esperienza ormai già data dei living lab, alla realizzazione di Programmi di Area come previsto dalla legge Urbanistica Regionale che siano capaci di trattenere risorse e dare vita a forme di intervento con ricadute concrete di sviluppo.