Un vero e proprio fiume di fango gettato sulla Calabria e sulla Locride, questa è la risposta del “Fatto Quotidiano” alla campagna di Klaus Davi tanto discussa. Una intera pagina del noto giornale con posizioni tutt’altro che meridionaliste, che infanga con luoghi comuni e stereotipati, una terra che per anni è stata maltrattata dalla politica (fuoco amico) e dalle istituzioni. La verità è che una volta tanto il sud ha avuto un primato, in occasione del Coronavirus, la qualità di vita Calabrese ha dato uno schiaffo a quel modello nordista-industriale che purtroppo per l’Italia in questa occasione ha mostrato tutti i punti deboli del sistema. A seguire il pezzo/lettera pubblicato all’indirizzo di Klaus Davi di Claudio Sabelli Fioretti:
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“CARO KLAUS DAVI, approfitto di questo spazietto per darti tutta la mia solidarietà contro l’ipocrisia che ti ha colpito quando, per propagandare le bellezze della Calabria, hai giustamente puntato il dito contro le polveri sottili del nord, contro lo sfruttamento del suolo delle regioni settentrionali, contro il Covid che ha invaso Veneto e Lombardia. Avevi ragione, in Calabria tuttequeste cose non esistono e bisogna dirlo ai vacanzieri: che la smettano di andare a Riccione e a Jesolo dove alligna il coronavirus. Il tuo video-monito era perfetto e già che ci sono vorrei proporti di realizzarne un altro che vorrai offrire a Zaia per dimostrargli che il tuo intento non era denigratorio. Il governatore del Veneto potrà usarlo a favore della sua regione.
Musica drammatica . Testo: “Oggi con il dilagare della criminalità organizzata in Calabria sarà bellissimo praticare una cultura di massa del turismo con un sistematico aumento del traffico di
droga e delle sparatorie e degli ammazzamenti fra diversi clan della ‘n d ra n g h e t a ”. Rumori di colpi di mitra. Immagini di sangue e di cadaveri. “A differenza della zone della Locride dove le simpatiche polveri sottili da sparo creano tassi di inquinamento alle stelle mentre efficientissime cementificazioni abusive migliorano l’ambiente, se venite a passare le vacanze sulle spiagge venete non entrerete in contatto con assassini, maschilisti, usurai, corrotti e corruttori, come capita tutti i giorni a chi prende il sole sulle spiagge calabre”. Caro Klaus una pubblicità del genere servirà ad appianare ogni equivoco tra Calabria e Veneto e tu sicuramente ne trarrai giovamento per la tua carriera politica.”
Parole intrise di rabbia e veleno contro la nostra regione, alle quali non serve rispondere bastano i fatti degli ultimi giorni per confermare che Klaus tanti altri senza pregiudizi hanno avuto ragione.
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