La tranquillità delle campagne di Prateria è stata squassata da un agguato mortale. Domenico Oppedisano, 24 anni, è stato freddato con quattro colpi di fucile mentre si trovava a bordo di una Fiat Panda. I soccorsi all’ospedale di Polistena sono stati inutili, e il giovane ha perso la vita. Lascia dietro di sé una figlia di appena un anno e una moglie di 22 anni.
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Indagini e Competenza Territoriale
La Procura di Palmi sta conducendo le indagini per competenza territoriale e funzionale. Tuttavia, non è escluso che la Dda di Reggio Calabria possa interessarsi al caso nelle prossime ore. Questo omicidio potrebbe rivelarsi un tassello di un intricato puzzle criminale che coinvolge le Preserre vibonesi. Il clima teso attorno al business del legname di Giuseppe Baglivo ha alimentato sospetti e rivalità.
Legami con un Omicidio Passato
Gli inquirenti non tralasciano alcuna ipotesi. Si cerca un possibile legame con l’omicidio del cugino di Domenico, Alessandro Morfei, freddato nel settembre del 2022 a Monsoreto di Dinami. Anche in quel caso, i colpi di fucile caricati a pallettoni hanno fatto pensare a un omicidio di chiaro stampo mafioso. Tuttavia, l’impunità persiste, e la Procura ordinaria di Vibo Valentia non ha ancora passato il caso alla Dda di Catanzaro, competente per i delitti legati alla criminalità organizzata.
Assetti Mafiosi e Indagini Antimafia
La rilettura dei due fatti di sangue potrebbe portare gli esiti delle indagini sui tavoli dei magistrati antimafia. La zona di Dinami, a cavallo fra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, è al centro dell’attenzione. Vecchie operazioni della Dda di Reggio Calabria, come la storica “Piano Verde,” hanno disegnato gli assetti mafiosi sul territorio. Clan come gli Zungrone, i Morfei, gli Oppedisano, e altri hanno lasciato il segno in queste terre.
L’ombra della criminalità organizzata si allunga, e la Dda potrebbe presto entrare in gioco. Le indagini continuano, e la verità si nasconde tra gli ulivi e i boschi di questa terra martoriata.
