Dalla vigilia di Natale a Santo Stefano, una tre giorni di festa a tavola, perlopiù tra le mura di casa per
ritrovarsi con parenti e amici. Il cibo e i brindisi il 25 dicembre sembrano prendersi la rivincita su ansia
e paure per Covid, inflazione, lavoro, vittime in Iran, e le conseguenze della guerra in Ucraina. Per la
ricorrenza più sentita dell’anno tornano così a riempirsi i carrelli della spesa nonostante la crisi
economica: la spesa media degli italiani per le festività sarà di 575 euro per persona con un aumento
del 28% rispetto allo scorso anno, secondo Coldiretti/Ixè che stima acquisti di cesti con tipicità
enogastronomiche in circa quattro case su dieci. Tuttavia, a parità di consumi rispetto all’anno scorso,
evidenzia un’analisi della Cia-Agricoltori Italiani, le famiglie spenderanno fino a 300 milioni in più per
gli acquisti alimentari delle feste, a causa dei rincari generalizzati dei prezzi. Conti alla mano, rileva
Confcooperative, «perdono terreno le retribuzioni e l’aumento delle tredicesime non basta a far fronte
all’inflazione a due cifre» e quindi il giro d’affari della tavola natalizia è, secondo l’associazione delle
cooperative, un -10% rispetto agli anni della normalità pre pandemia. Notizie rassicuranti dai banchi
vendita all’ingrosso della rete Italmercati, dove sono in corso acquisti last minute per frutta e verdure.
Poco meno di 60 milioni le bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy che saranno stappate.
I cesti con le specialitàdell’enogastronomiain quattro case su dieci
Continua....