La Procura apre un fascicolo per fare luce sulla vicenda. La ragazza era rimasta ferita un anno fa in un incidente stradale
Continua....
E’ morta in ospedale, al Pugliese di Catanzaro, dopo oltre un anno di agonia. Martina Antonella Critelli non aveva neanche ventitré anni. Occhi verdi, sguardo solare, capelli castano ricci, una grande voglia di vivere spezzata da un grave incidente stradale. Il suo calvario era iniziato nella tarda serata del 21 marzo 2022, una data che segnerà per sempre la sua vita. Era insieme a un’altra ragazza a bordo di una Fiat Panda finita fuori strada e ribaltatasi in un terrapieno adiacente la carreggiata in viale Isonzo, periferia Sud di Catanzaro. Estratta dalle lamiere dell’auto dai vigili del fuoco, era stata trasferita nel nosocomio catanzarese in codice rosso. Reparto di Rianimazione: l’inizio e la fine di un’autentica odissea.
La denuncia-querela della mamma
A raccontarla ai poliziotti della Questura di Catanzaro è stata mamma Donata, dilaniata dal dolore più grande: quello di aver perso una figlia. Ha sporto denuncia per avere verità e giustizia. Chiede di conoscere per filo e per segno cosa è accaduto in questi terribili e drammatici mesi; di individuare gli eventuali responsabili che con le loro condotte avrebbero cagionato la morte di Antonella o, comunque, non sarebbero riusciti a salvargli la vita. Nella denuncia-querela, mamma Donata mette in fila i fatti: dall’incidente avvenuto il 21 marzo 2022 al trasporto disperato al Pugliese di Catanzaro dove la ragazza è arrivata in prognosi riservata ed è rimasta ricoverata in terapia intensiva fino al 10 giugno dello stesso anno. Quasi tre mesi di degenza prima di un primo trasferimento in un’altra struttura sanitaria: l’ospedale Montecatone di Imola.
Il calvario di Martina
Un’estate intera trascorsa in Emilia e poi un altro viaggio, stavolta per ritornare in Calabria, destinazione Clinica San Vitaliano di Catanzaro. Un trasferimento dettato da una forte insufficienza respiratoria e dalla necessità di un trattamento specifico in un centro specializzato. Un ricovero lunghissimo durato fino al 25 maggio scorso, giorno in cui – racconta sempre la madre nella denuncia-querela – la figlia fu portata nuovamente al Pugliese, reparto di Malattie Infettive prima e, a seguito di complicazioni, in Rianimazione, dov’era giunta quella drammatica notte del 21 marzo 2022. Un viaggio a ritroso: andata e ritorno fino al decesso dell’altro ieri che ha gettato nella disperazione un’intera famiglia che si è affidata all’avvocato Francesco Gigliotti affinché venga fatta piena luce su una vicenda dai tanti punti ancora oscuri. I familiari sono convinti che qualcosa nell’assistenza sanitaria non abbia funzionato causando la prematura morte di Martina. Tante domande alle quali proverà a dare una risposta la Procura della Repubblica di Catanzaro che sul caso ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, ed ha fissato per il 3 luglio prossimo il conferimento dell’incarico ad un medico legale per eseguire l’autopsia sul corpo della giovane.
calabria 7