Ven. Nov 22nd, 2024

Chi di firma ferisce di firma perisce, un proverbio che conosciamo bene e che trova applicazione nei fatti accaduti nelle ultime ore. Non sfugge a nessuno la levata di scudi a protezione del sindaco metropolitano sospeso Giuseppe Falcomatà, qualcuno per interessi politici di parte, altri perchè giudicano quanto subito, per via di una legge sbagliata, sia profondamente ingiusto. Il centrodestra reggino, guidato dal coordinatore forzista Francesco Cannizzaro, alza il tiro provando ad attaccare frontalmente e chiede le dimissioni dell’intera giunta metropolitana, ma questa volta le firme, strumento che il parlamentare forzista ha utilizzato più volte, anche impropriamente e con molte contestazioni, sono state raccolte contro il sistema della legge Severino che ha generato le conseguenze sulla giunta Falcomatà di fatto messa in purgatorio. Sessantacinque sono stati i primi cittadini, tra gli altri anche il sindaco di Catanzaro, a sottoscrivere la lettera a favore del sindaco metropolitano, non solo di radice piddina ma anche di provenienza trasversale compreso del partito del deputato reggino Francesco Cannizzaro. L’irritazione del parlamentare si è fatta sentire , messaggi e chiamate ai suoi (ribelli) per chiedere spiegazioni, ma probabilmente si dimentica che la legge Severino per Forza Italia va cambiata , anche se in questo caso è una battaglia comune a Falcomatà. La coerenza politica fa strani scherzi, ma ha sempre un prezzo da pagare.

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allegata la lettera dei primi cittadini

La condanna per abuso d’ufficio per il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, costretto ad una lunga sospensione per effetto della legge Severino, conferma tutti i timori espressi, in questi anni, dagli amministratori locali che, da tempo, invocano la modifica della norma”.

E’ quanto affermano in una nota i sindaci dell’area metropolitana di Reggio Calabria, che, è scritto in una nota, “hanno sottoscritto a larghissima maggioranza, insieme a centinaia di altri amministratori, assessori e consiglieri comunali, un documento di vicinanza e solidarietà al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, sospeso per via dell’applicazione della Legge Severino in seguito ad una condanna per abuso d’ufficio. La sottoscrizione rimane comunque aperta ed ha già ottenuto l’adesione di numerosi sindaci e amministratori di altre province calabresi che saranno rese note nei prossimi giorni”.
    “In svariate occasioni – scrivono i sindaci – non ultima l’assemblea Anci di febbraio, ci siamo espressi in maniera univoca sulla necessità di superare i limiti della legge Severino nella parte in cui prevede una sospensione dal mandato amministrativo, seppur in assenza di una condanna definitiva, anche per reati minori e soprattutto per quelli dal profilo incerto come, per l’appunto, l’abuso d’ufficio. In questi anni sono stati tantissimi gli amministratori colpiti dall’ingiusto provvedimento di sospensione ed a loro va la solidarietà e la vicinanza di tutti i sindaci firmatari. Oltre a frenare l’azione amministrativa, da queste sospensioni deriva un grave danno per la vita della comunità privata di una guida democraticamente eletta. Per il sindaco stesso, poi, le ripercussioni, sia politiche sia personali, sono indubbiamente pesanti”.
    “Nel confermare vicinanza e pieno sostegno al sindaco Giuseppe Falcomatà, agli amministratori e ai dirigenti coinvolti nel processo cosiddetto ‘Miramare’, in qualità di sindaci ed amministratori pubblici torniamo a ribadire la necessità che la legge Severino e le norme sull’abuso d’ufficio vengano modificate, circoscrivendo e limitando la responsabilità dei primi Cittadini. Il Parlamento, in questo senso, deve svolgere un ruolo cardine ed il Governo deve essere conseguente rispetto a quanto già annunciato dal ministro Nordio. Non c’è più tempo da perdere per raggiungere un obiettivo importante e per riconsegnare stabilità e continuità alla vita amministrativa delle nostre comunità”