Mer. Ago 7th, 2024

Secondo uno studio recente realizzato da parte del mass media Will_ita, negli ultimi anni si è assistito a un aumento enorme del numero di tifosi di Formula 1. Nello specifico, gli appassionati di questo avvincente sport sarebbero più che raddoppiati nel giro di solo sei anni, passando da 400 milioni a un miliardo circa nel 2022.

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Chiunque segua questo campionato automobilistico sa che i piloti di maggior successo sono Schumacher e Hamilton, entrambi con sette titoli mondiali – da notare che l’inglese, essendo tuttora in attività, è ancora in grado di regalare grandi emozioni ai tifosi e agli appassionati di scommesse sportive.

Sono meno invece le persone che conoscono i dettagli riguardanti i traguardi raggiunti dai piloti di nazionalità italiana e, in particolare, la loro vita dopo il ritiro. Per questa ragione, si illustreranno a seguire alcune curiosità relative a quelli che più hanno vinto in assoluto.

Alberto Ascari (in F1 dal 1950 al 1955)

Durante la sua breve carriera in F1, Ciccio – questa era il suo soprannome – si è seduto al volante di Ferrari, Maserati e Lancia. Proprio con la prima scuderia ha vinto due mondiali – nel 1952 e nel 1953 – divenendo così l’unico italiano a essere riuscito nell’impresa.

Come mostrano anche le sue 13 vittorie – la prima nel 1951 a Nurburgring e l’ultima due anni dopo in Svizzera – il suo talento era immenso e avrebbe potuto ancora fare grandi cose. Sfortunatamente, la sua vita è stata interrotta prematuramente in pista; a soli 37 anni si spense a causa di un brutto incidente mentre, a bordo di una Ferrari 750, faceva un giro di prova a Monza.

Giuseppe Emilio Farina (1950-1955)

A bordo della sua Alfa Romeo, nel 1950 si aggiudicò il primo campionato del mondo di F1 mai organizzato. Come se questo non bastasse, riuscì anche a vincere la prima gara di sempre – tenutasi sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna – tra l’altro conquistando anche la pole position e facendo il giro veloce nella stessa occasione.

Sebbene il suo ritiro dalla F1 sia giunto nel 1955, il suo amore per i motori è durato fino al momento della sua morte, arrivata il 30 giugno 1966 mentre, alla guida della sua Ford, si stava dirigendo a Reims per assistere al GP di Francia. Dopo aver cercato di ottenere la qualificazione per la 500 miglia di Indianapolis nel 1957, Nino iniziò a lavorare in alcune concessionarie e presso la Pininfarina di famiglia.

Riccardo Patrese (1977-1993)

Con 6 gare vinte su un totale di 257 disputate, il padovano occupa l’ultimo gradino del podio degli italiani di maggior successo nella storia della F1. Seppur non sia mai diventato campione del mondo, ha sfiorato la vittoria nel 1992 quando, con la sua Williams, si classificò secondo alle spalle del compagno di squadra Nigel Mansell.

Dopo il ritiro si è avvicinato al mondo dell’equitazione oltre vent’anni fa, quando le figlie ormai grandi iniziarono a competere. Attualmente, però, la maggior parte della sua attenzione è diretta al figlio Lorenzo che, dopo aver iniziato con i go kart – uno sport sempre più in voga negli ultimi tempi – a 16 anni e 11 mesi è divenuto il più giovane partecipante della 24 Ore di Spa, in Belgio.

Michele Alboreto (1981-1994)

Contemporaneo di Patrese, Alboreto si è aggiudicato 5 gare in carriera. La prima e l’ultima giunsero nel 1982 e nel 1985, rispettivamente a bordo di una Tyrrell nel GP di Las Vegas e di una Ferrari in quello di Germania. La sua scomparsa – giunta a soli 44 anni – arrivò il 25 aprile del 2001, quando stava collaudando un’Audi R8 Sport a Lausitzring in vista della 24 Ore di Le Mans.

Anche dopo la F1, il milanese non smise mai di dedicarsi al mondo delle vetture, prendendo parte alla serie DTM e ai campionati Sportprototipi ed Indy Racing League. Tra i suoi maggiori successi post-ritiro, si annoverano le vittoria della gara di Le Mans nel 1997 e della 12 Ore di Sebring nel 2001.

Giancarlo Fisichella (1996-2009)

Nei suoi tanti anni trascorsi su una monoposto, il romano è riuscito a conquistare tre vittorie. Dopo il primo successo ottenuto in Brasile nel 2003 a bordo di una Jordan, Fisichella passò alla Renault, scuderia con la quale terminò altre due gare in prima posizione nel 2005 e nel 2006, rispettivamente nei GP di Australia e Malesia.

Dopo aver smesso con la F1, non ha potuto far a meno di continuare a correre e dare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi – vanno citate in questo senso le vittorie del campionato ILMC nel 2011 e della 6 Ore di San Paolo nel 2013. Oltre a questo, va sottolineato il suo grande amore per il calcio, uno sport che pratica da anni con la squadra della Nazionale Piloti.

I migliori piloti italiani della F1 tra passato e futuro

Alla lista dei campioni italiani presentati anteriormente, ne andrebbero aggiunti numerosi altri. Per esempio, sarebbe anche opportuno parlare delle carriere di Jarno Trulli, Elio De Angelis, Lorenzo Bandini e Luca Badoer, solo per citarne alcuni.

In attesa che sbocci il prossimo fenomeno nostrano della F1, non resta altro da fare che rivivere le gesta dei piloti di maggior successo della storia visionando di nuovo alcuni dei loro filmati più celebri.

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