Gio. Ago 15th, 2024
«Se una ditta è a rischio, consigliamo di chiudere»
 

«Il perenne conflitto tra legge e coscienza, non consente a nessuno, neanche a Saviano, di insinuare dubbi, privi di pregio e fondamento, per gettare fango sulla nostra professione. Noi come tante altre categorie professionali, lavoriamo per tutelare i nostri utenti». Lo scrive l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Locri, che interviene per rappresentare «l’inconsistenza» delle parole pronunciate nel corso della trasmissione “Che Tempo che fa” di Fabio Fazio, sul possibile avvicinamento della criminalità organizzata a commercialisti di aziende in crisi.

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La replica dell’Odcec di Locri non si è fatta attendere: «Spesso – scrive – ci troviamo di fronte a situazioni di enormi difficoltà economiche e, nel rispetto della legge e con la coscienza sempre pulita, cerchiamo di limitare i danni causati dalla lentezza burocratica, individuando soluzioni che possano essere di concreto aiuto per i nostri clienti. Ciò non significa che lavoriamo per l’interesse della criminalità. Anzi, quando le soluzioni del caso lo impongono invitiamo a cessare le attività imprenditoriali, proprio per non finire nelle maglie della criminalità organizzata».

«Legge morale e potere dello Stato – proseguono i dottori commercialisti – non riescono a fare squadra per tutelare commercianti, artigiani e imprenditori per fare crescere il sistema Italia. Equilibrio ed efficienza si trovano a fare i conti con un fisco feroce e privo di sensibilità, ecco allora come i commercialisti rappresentano un baluardo di speranza per coloro che spesso non hanno voce né speranza». E dopo il dramma del Covid-19, «staremo sempre in prima linea per difendere i nostri utenti, e mai ci sogneremo di invitarli a bussare alla porta degli usurai, anche quando le banche sbarrano le porte del credito».

r.m. – gazzetta del sud

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