Rivelazioni su pratiche illecite che coinvolgono la società olandese e il gruppo di hacker guidato da un ex poliziotto
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Tra le aziende coinvolte in pratiche di dossieraggio ci sarebbe anche Heineken, con la manager Teresa Ferro, originaria di Catanzaro, sotto indagine. Ferro, procuratrice speciale della società, è identificata come il “contatto di riferimento” per il gruppo di hacker attivo in via Pattari 6. Questa rivelazione si inserisce in un contesto più ampio di raccolta illecita di dati sensibili, che ha scosso il Paese, rivelando una rete operante sotto la guida di Carmine Gallo, ex super poliziotto antindrangheta.
Il trojan utilizzato per infiltrarsi nelle comunicazioni degli obiettivi è il software Teramind, e coinvolge otto persone contrattualizzate da Heineken e dalla sua controllata Partesa srl, quest’ultima anch’essa estranea alle indagini.
Gli investigatori hanno notato che Ferro ha avuto precedenti esperienze come dirigente e procuratore speciale di Barilla, un’altra società che ha collaborato con Equalize, attualmente sotto esame della Procura di Milano. Secondo i documenti, il legame tra Heineken e il gruppo di via Pattari è di lunga data, con evidenze di dossieraggi svolti per la società olandese, inclusi pagamenti per un totale di 30mila euro per operazioni di raccolta dati fino a maggio 2023. Alcune attività sono documentate già a gennaio dello stesso anno, suggerendo una lunga storia di pratiche illecite.