Dom. Set 1st, 2024

La Segreteria Provinciale del Siulp di Reggio Calabria ha lanciato un nuovo allarme sulle condizioni critiche in cui versa l’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea dell’aeroporto Tito Minniti, noto anche come aeroporto dello Stretto. Le gravi carenze di personale e mezzi, già denunciate da tempo, continuano a persistere, mettendo in difficoltà gli operatori in servizio e sollevando preoccupazioni sulla sicurezza.

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Secondo il Segretario Generale Provinciale del Siulp, Giuseppe De Stefano, l’organico dell’ufficio, noto come “Polaria”, è ridotto all’essenziale e non è stato adeguatamente potenziato, nonostante il recente incremento del traffico aereo. Infatti, mentre negli ultimi anni l’aeroporto era limitato a due voli giornalieri per Roma e Milano, ora si registrano nuovi collegamenti nazionali e internazionali, inclusi voli verso destinazioni come Tirana, Berlino, Marsiglia e Barcellona. I voli extra-Schengen richiedono obbligatoriamente controlli di frontiera, aumentando ulteriormente la mole di lavoro degli agenti.

Attualmente, i turni operativi dell’ufficio contano solo due agenti, costretti a gestire sia le normali operazioni di controllo che i complessi controlli documentali dei passeggeri provenienti da paesi extra-Schengen, come l’Albania. Tale situazione comporta spesso tempi di attesa di oltre due ore per i passeggeri e solleva gravi rischi per la sicurezza.

Il Siulp ha evidenziato come la Polaria, pur rappresentando una delle prime strutture che i turisti attraversano arrivando in città, non sia in grado di garantire un’adeguata accoglienza a causa di personale insufficiente e locali inadeguati. L’immagine della Polizia di Stato ne esce penalizzata, nonostante l’impegno e la professionalità degli agenti.

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