Il nuovo procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso della cerimonia di insediamento.
Nicola Gratteri si è insediato stamattina come nuovo procuratore della Repubblica di Catanzaro nel corso di una cerimonia in tribunale davanti al collegio composto dal presidente del Tribunale Domenico Ielasi e dai giudici Tiziana Macrì e da Assunta Maiore.
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Le prime parole di Gratteri quale procuratore sono state dedicate all’organico dell’ufficio di Procura, del tribunale e del personale amministrativo. “Con questo organico – ha detto il magistrato – non andiamo da nessuna parte ma sono fiducioso. In questi mesi, anche prima della nomina ufficiale, ogni volta che sono stato a Roma ho parlato dell’organico degli uffici giudiziari di Catanzaro e sono fiducioso che la pianta organica sarà adeguata”.
Gratteri ha anche parlato della nuova sede della Procura che potrebbe sorgere nell’ospedale militare dismesso da una decina d’anni. “Ci sono pronti 10 milioni di euro per la ristrutturazione – ha detto – che potrebbe iniziare già a luglio, e c’è già la disponibilità dei ministri Delrio e Orlando e del demanio. L’unico problema è locale perché parte degli immobili è destinata a usi civici. E questo deve decidere un magistrato della Corte d’appello. Spero si trovi una soluzione ragionevole e che prevalga il buonsenso altrimenti – ha detto provocatoriamente – chiederò che i nuovi uffici di Procura vengano realizzati in località Germaneto. Penso che i catanzaresi siano persone intelligenti e sanno che se si sposta il palazzo di giustizia la città fa la fame. Le norme vanno interpretate. Può essere resa fruibile ai cittadini la chiesa sconsacrata trasformandola in sala convegni ed espositiva. Non penso manchino i luoghi di incontro in città. Dobbiamo essere coerenti”. Gratteri ha poi sostenuto che il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri sarà il suo “uomo di fiducia. E’ un uomo onesto – ha detto – perché nato in una famiglia di persone oneste. Ho conosciuto bene la mamma, una donna intelligente, sensibile, per bene. Lo stesso il padre. Non poteva crescere una persona diversa. Sarà mio punto di riferimento. Mi ha dato l’opportunità di conoscere tanti giovani colleghi. Sono leggermente ottimista per il futuro”.
Nel corso della cerimonia, il presidente del Tribunale Ielasi ha sottolineato i “problemi logistici pressanti” del palazzo di giustizia, con un cantiere “ancora aperto e che doveva essere ultimato 4 anni fa”, oltre alle carenze di aule, magistrati e personale amministrativo. Carenze che fanno sì, ha aggiunto, che da otto anni vi sia una sola sezione di corte d’assise invece delle due previste.
Il procuratore generale Raffaele Mazzotta ha evidenziato “la grande attese, mostrata plasticamente dai mass media e dalle autorità presenti” per l’arrivo a Catanzaro di Gratteri. Un magistrato, ha aggiunto Mazzotta, “con grandi doti personali ma anche con la capacità di fare squadra. Qua ci sono problematiche importanti, con una procura sottodimensionata ed una Direzione distrettuale antimafia con solo sei pm e 2 aggiunti, quando occorrerebbe un pm per ogni circondario e almeno due per Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone e Cosenza”.
Mazzotta ha quindi evidenziato la forte presenza, nel territorio del distretto, della ‘ndrangheta che “costituisce una grandissima limitazione della libertà e della possibilità di sviluppo. Se non ce ne liberiamo la Calabria non ha futuro. C’è poi l’esigenza di un contrasto serio, forte e incisivo alle illegalità nella pubblica amministrazione, un argomento molto sentito dalla popolazione. Qui – ha concluso Mazzotta rivolgendosi a Gratteri – non trovi una situazione disastrosa.
Il tuo predecessore Vincenzo Antonio Lombardo ha fatto miracoli visti i problemi di organico e bene ha fatto l’aggiunto Bombardieri in questo ultimo periodo”.
Bombardieri ha ricordato gli inizi della carriera quando era gip a Locri e Gratteri pm. “E già allora – ha detto rivolto al collega – eri un punto di riferimento. Hai la grande capacità di coinvolgere i colleghi e qui trovi un ufficio sottodimensionato ma ben organizzato in cui tutti danno tanto. Ci sono numeri insostenibili. All’ordinaria ci sono 1.200 processi a carico di noti e 800 a carico di ignoti, ma queste indagini hanno eguale importanza rispetto alle altre visto il ruolo di Catanzaro anche come centro di spesa. Sul fronte criminalità, quella del catanzarese non è meno pericolosa di altre. La Dda si è distinta per qualità e quantità delle inchieste. Ci sono colleghi giovani che amano il loro lavoro e procedono in armonia. Saprai darci gli stimoli giusti. Ci aspettiamo molto da te. Noi garantiamo sacrificio, lavoro, impegno e lealtà”.
Il sostituto procuratore nazionale antimafia Sandro Dolce, dopo avere portato il saluto del procuratore nazionale antimafia ha parlato di un distretto di altissima qualità e di un foro professionale e di qualità elevata.
Un messaggio di benvenuto a Gratteri è giunto infine dal presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati Giuseppe Iannello e dal presidente della Camera penale “Alfredo Cantafora, Giuseppe Carvelli.