Il procuratore di Catanzaro a Radio24: «Per risolvere il problema dei tempi bisogna informatizzare i processi. Ma gli avvocati vogliono le notifiche con l’ufficiale giudiziario»
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«I concorsi nelle forze dell’ordine sono bloccati dal 2010 e nemmeno i nuovi che sono stati annunciati, riusciranno a coprire il personale che va in pensione. Soprattutto se passerà quota 100». Così, il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24 .
«In uno Stato civile termini come prescrizione, sanatoria, amnistia, indulto dovrebbero sparire dal vocabolario. Se parliamo ancora di questi espedienti non andremo da nessuna parte», ha detto ancora Gratteri. Secondo il magistrato, per risolvere la prescrizione «bisogna informatizzare i processi. Tutte le volte che si pensa di applicare l’informatica al processo penale tutti gridano all’abbassamento delle garanzie dell’imputato e dell’indagato e non è vero come abbiamo dimostrato. Anche gli avvocati vogliono il giusto processo, però poi vogliono le notifiche con l’ufficiale giudiziario. Ogni giorno 4mila carabinieri vanno in giro a fare i messi notificatori».
«Diamo più tempo al governo – ha detto ancora –. Le macchine dei ministeri e la burocrazia a volte sono infernali per chi non ha esperienza amministrativa. Questo governo deve avere un altro po’ di tempo, poi vedremo cosa produrrà. È necessario che il ministro della giustizia faccia le modifiche ai codici, è necessario che il ministro dell’Interno dia più mezzi alle forze dell’ordine, è necessario che il ministro dell’Istruzione investa perché noi siamo sempre più l’Africa del nord siamo più ignoranti rispetto agli altri paesi europei».