Nel trentennale della strage di Capaci, Nicola Gratteri squarcia il velo dell’ipocrisia che ammanta la ricorrenza. Anche perchè, da anni, il procuratore di Catanzaro è uno dei magistrati più invisi alla criminalità organizzata, ed i progetti di attentati alla sua vita non sono un mistero.
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Ad Ancona, città che gli ha conferito la cittadinanza, parlando agli studenti dell’Università Politecnica, Gratteri ha usato parole durissime contro quello che, evidentemente, ritiene un rituale ripetitivo e sostanzialmente vuoto: “oggi è il giorno dei gattopardi – ha detto Gratteri – delle persone potenti che quando Falcone era in vita lo hanno deriso, umiliato e diffamato. Ne sono stato personalmente testimone”. Il magistrato calabrese ha ricordato l’attacco al quale Falcone venne sottoposto durante la celebre trasmissione contro la mafia di Maurizio Costanzo e Michele Santoro (“andate a cercarla su Youtube”, ha detto agli studenti). Poi, un’altra bordata: “queste manifestazioni servono a chi deve lavarsi la coscienza, a coloro che non hanno fatto tutto quello che avrebbero potuto. Guardatele con occhio critico: se siamo onesti dobbiamo avere il coraggio di criticare”.
tgcal24.it