Nel mese di settembre 2019 Nicola Morra disertava gli incontri perchè Mario Occhiuto era indagato. Ecco cosa scriveva l’Avv. Maximiliano Granata presidente dell’Associazione Legalità Democratica. “In merito alla dichiarazione del Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra che ha disertato un incontro a Cosenza, presso la sede locale della Confindustria, perché il Sindaco della Città di Cosenza e il Presidente della Giunta Regionale della Calabria sono indagati, mi preme fare alcune considerazioni:
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Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non si potrà accettare mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia.
«La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone”. Lo sostiene il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica, Maximiliano Granata.
“Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti».
Si ha il dovere di reagire a questa dichiarazione con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia”.
Si tranquillizzi il Maestro di Filosofia Nicola Morra che nonostante una parossistica presenza in Uffici ed anticamere del Palazzo di Giustizia, in questi ultimi anni, in particolare presso un magistrato, oggi suo consulente presso la Commissione Antimafia, Mario Occhiuto ha tutte le carte in regola per ricoprire la carica di Presidente della Giunta Regionale della Calabria”. Oggi Nicola Morra dovrebbe chiedere scusa a Mario Occhiuto per le sue dichiarazioni fatte in questi anni. MARIO OCCHIUTO E’ STATO ASSOLTO DALL’INCHIESTA SU RIMBORSOPOLI.
il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Maximiliano Granata