di Fabio Pugliese
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In un momento storico particolare in cui il Megalotto 3 della “Jonica” in Calabria, già finanziata ed approvata dopo 20 anni di iter procedurale in cui tutti i pareri favorevoli sono stati acquisiti da anni, viene commissariata da un Governo che non è capace neanche di indicare una data in cui verrà designato il fantomatico Commissario abbiamo letto con stupore e rabbia quanto previsto nel Piano di investimenti già approvato dal Consiglio dei Ministri “Recovery Fund”: su oltre 27 miliardi di infrastrutture previste nei prossimi 10 anni in Calabria non c’è quasi niente e sulla Statale 106 niente di niente.
Oltre il danno, si aggiunge la beffa.
Nel sito web ufficiale dell’Anas, in pompa magna, viene diramata la notizia che è stato stipulato il contratto d’appalto con il Consorzio Stabile SIS Società Consortile per Azioni per la progettazione esecutiva e la costruzione della “Variante alla Tremezzina”, lungo la strada statale 340 “Regina”. Il valore complessivo dell’opera ammonta a circa 576 milioni di euro.
L’Amministratore Delegato “pentastellato” dell’Anas Gruppo FS Italiane Simonini ha persino dichiarato che il “Valore strategico dell’infrastruttura si inserisce in un contesto ambientale complesso caratterizzato da agglomerati urbani densi e a fortissima vocazione turistica e il nuovo asse consentirà di bypassare un tratto di territorio fortemente antropizzato rendendo fluidi sia gli spostamenti locali che quelli di più lunga percorrenza”
Poiché in Calabria c’era qualcheduno che, in evidente malafede, si lamentava del costo “spropositato” del Megalotto 3 della S.S.106 tra Sibari e Roseto pari all’importo di 1.335 milioni di euro per circa 40Km di strada (33,3 milioni di euro per chilometro), è bene precisare che questa ennesima infrastruttura realizzata in Lombardia consiste nella realizzazione in variante di un tracciato che si estende per quasi 10 chilometri ed il progetto prevede la realizzazione di una carreggiata con una corsia per senso di marcia per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 9,50 metri: il tutto all’inquietante costo di 57,6 milioni di euro per chilometro.
La durata del contratto d’appalto è stabilita in 2788 giorni, di cui 150 per la redazione del progetto esecutivo e 2638 per l’esecuzione dei lavori, comprensivi di 140 giorni per l’andamento stagionale sfavorevole.
Mancano, ovviamente, le dichiarazioni entusiastiche di rito del Ministro delle Infrastrutture del Partito Democratico Paola De Micheli e quelle altrettanto esaltanti del Vice Ministro del M5S Giancarlo Cancelleri: gli stessi che il 19 maggio scorso hanno avuto persino il pessimo gusto di dar vita ad una pessima passerella propagandistica nella piana di Sibari per ingannare i cittadini con una presunta inaugurazione di un’Opera ad oggi commissariata.