Mar. Lug 16th, 2024
Padre Rocco e Fratel Cosimo

RIPORTIAMO, QUI’ DI SEGUITO, IL TESTO DELL’OMELIA DI PADRE ROCCO SPAGNOLO, SUPERIORE GENERALE DELLA COMUNITA’ DEI PADRI MISSIONARI DELL’EVANGELIZZAZIONE (FONDATA DA PADRE IDA’, IN ODORE DI SANTITA’) IN OCCASIONE DEL COMPLEANNO DI FRATEL COSIMO

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“In questa fausta ricorrenza, è per me un onore, non solo presiedere a questa liturgia di lode e di ringraziamento, ma anche a poter rivolgere al carissimo Fratel Cosimo gli auguri più belli per il suo compleanno. Ringrazio il mio confratello, il Rettore, P. Raffaele per la sua squisita gentilezza. Mi ha ceduto il posto sia per la presidenza che per l’omelia. Penso di interpretare i sentimenti di tutti i presenti se dico che il 27 Gennaio è una giornata storica e a noi tanta cara. “Questo è il giorno che ha fatto il Signore, esultiamo e rallegriamoci”. Il sempreverde Fratel Cosimo, nonostante gli acciacchi, i pesi della vita, le croci della missione, la pesantezza dell’apostolato, se li porta bene gli anni. Non dimostra l’età che ha! Siamo qui, Fratel Cosimo, questa sera per farti corona, per dirti che ti vogliamo bene, che su di noi puoi sempre contare 24 su 24 / h. Auguri per una lunga vita. Auguri per la Missione che la Madonna ti ha affidato. Auguri per la tua salute. Auguri per tutto quello che hai nel cuore: i sogni, progetti, aspettative, desideri. Sia la Santa Vergine dello Scoglio ad accompagnarti, benedirti, consolarti. Se da un lato ringraziamo Dio per questo giorno, dall’altro non possiamo non andare indietro negli anni per notare la trama della storia della tua vita. Che grande progetto di Dio! Che meraviglia ! Storia inimmaginabile, impensabile ! Dal matrimonio tra Maria Mazzà e Ilario Fragomeni, il 15/3/1941, nessuno poteva immaginare che da questa vallata desolata e sconosciuta, potesse venire fuori un mistico di fama mondiale. Dopo tre anni nasce il fratello Giuseppe. Cresce a pane e sudore. Lavoro e responsabilità. Chiamato da subito a sostituire il papà Ilario, invalido di guerra e consumato da una forma di artrosi dolorosa, iniziata al fronte, costretto a stare immobile al freddo e alle intemperie. A 17 anni perde il nonno materno, Francesco, ed è costretto ad assumere la responsabilità dei campi e della casa. Lavoro, lavoro e lavoro! Sacrifici, sacrifici e sacrifici, da sera a mattina. Fino al 1968, 11 Maggio, quando la tua storia cambia a 360 gradi. Cambia per intervento del cielo. La Madonna in persona ti fa visita, si fida di te, ti chiama a grandi imprese. E tu, anche se smarrito, limitato, dai un “sì” generoso, pieno, totale, perenne. L’Eccomi di Maria è stato il tuo eccomi. Il fiat di Maria, il tuo fiat. L’amen di Maria, il tuo “amen”. Lo Spirito Santo ti ha riempito della sua luce e della sua potenza adornandoti di tanti doni e carismi. Cosi, qui, a Santa Domenica di Placanica è sorta una realtà mariana tra le più grandi al mondo. Di sicuro qui, lo possiamo dire senza ombra di smentita, c’è una delle più formidabili esperienze di fede degli ultimi decenni. Tu ci sei sempre e comunque, per tutti, per accogliere, ascoltare, consolare, consigliare, illuminare. Accanto hai avuto amici, simpatizzanti, volenterosi volontari, benefattori che con l’aiuto, a vario titolo, ti hanno supportato e ti supportano. Ne cito uno su tutti: Cosimo Franco, fedele e devoto, il tuo “alter ego” Ma quale “angelo custode” c’è stata tua mamma, donna dolce, laboriosa, instancabile, donna di fede, di saggezza umana e cristiana. Fino al 2005. Tante cose ci hanno legati, caro Fratel Cosimo. Dal 1979 ti seguo, sono al tuo fianco da 43 anni. (Sono una vita!) Ma mi ha fatto riflettere che le nostre sante mamme sono volate in cielo nello stesso periodo e nello stesso anno. Mia mamma il 3 luglio e la tua il 5. Ricordo che non ho fatto in tempo a chiudere i funerali che sono dovuto scappare per poter essere presente qui per pregare, insieme a te. Ora dal cielo, quale angelo custode, ti segue e ti benedice. Fratel Cosimo, tanto è stato fatto ma tanto ancora resta da fare. Sappiamo che il tuo sogno è quello di completare il grande Santuario. Noi oggi, augurandoti lunga vita, ti auguriamo di poter completare le opere volute da Maria ti diciamo: noi ci saremo e tutti ci stringiamo a te. Auguri per tutto e … ad multos annos!”

Padre Rocco Spagnolo
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