Iniziative della Regione per commemorare vittime del naufragio
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Un pezzo del caicco Summer love e poi oggetti raccolti sulla spiaggia: zaini, pigiamini, scarpe, biberon, una mela.
Oggetti quotidiani di famiglie normali, di colpo scomparse, inghiottite dal mare adesso contenuti nella “Glass house” inaugurata stamani a Cutro dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e dal sindaco del paese calabrese Antonio Ceraso nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione per commemorare, a un anno esatto dalla tragedia, le vittime del naufragio.
Nella teca trovano posto anche l’opera dello scultore Antonio La Gamba “Per non dimenticare” che rappresenta un ragazzo avvolto in una coperta termica color oro – sinonimo della sacralità della vita – che tende le mani in cerca d’aiuto, prima di essere inghiottito dalle onde, ed il video Summer Love con il racconto di Motjaba Rezapourmoghaddam, uno dei sopravvissuti al naufragio, oggi integrato nel tessuto sociale calabrese, oltre a una serie di fotografie degli effetti personali ritrovati dopo il naufragio.
La giornata commemorativa ha visto anche un'”Orazione”, parte del “Progetto Metamorfosi”, a cura della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che ha promosso la costruzione di strumenti musicali da parte di persone detenute nel carcere di Opera a Milano, con i legni delle barche dei migranti di Lampedusa e “Il Canto del legno” di Nicola Piovani, composto per il primo violino, costruito con i legni delle barche dei migranti e il testo “Memoria del legno” di Paolo Rumiz.
“Sono molto orgoglioso – ha detto Occhiuto – di governare una regione che ha sindaci e comunità locali che hanno sempre dimostrato grande solidarietà verso chi cerca un futuro migliore.
Vivere in un paese dove non c’è la fame e non c’è la guerra è una fortuna che non legittima nessuno a ritenersi proprietari di questa terra e quindi inospitali verso chi scappa da guerra e fame. Oggi la Calabria si presenta per quello che è, una regione straordinariamente solidale che non ha mai fatto polemica sui migranti. Abbiamo voluto organizzare un’iniziativa che dà protagonismo alle emozioni che hanno un potere più forte delle parole e sicuramente lo hanno molto più forte delle polemiche”.