Il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha firmato giovedi 13 agosto un’ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all’aperto o al chiuso. La decisione è stata presa ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid 19 , il divieto si protrarrà fino al 7 settembre 2020.
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Giuseppe Nucera de ‘La Calabria che vogliamo’ chiede chiarezza rispetto ad alcuni passaggi dell’ordinanza che si prestano a confusione e ambiguità. “La chiusura di ‘locali assimilati’ così come scritto nell’ultima ordinanza della Regione Calabria ha creato incertezza e timore nel settore alberghiero.
Anche nelle strutture ricettive e nei villaggi si fa intrattenimento musicale o animazione, il tutto nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid. Abbiamo subito chiesto un chiarimento alla Regione Calabria, ma la nota esplicativa pubblicata nella serata di ieri ha chiarito ben poco -sottolinea Nucera-. Manca ancora infatti un chiaro e inequivocabile riferimento alla possibilità per alberghi e villaggi di poter continuare con l’intrattenimento musicale e l’animazione, senza alcun rischio di multa o chiusura della struttura. I burocrati chiamati a scrivere leggi e ordinanze spesso non hanno dimestichezza con la chiarezza, di conseguenza si crea una confusione che danneggia cittadini e imprenditori.
Chiediamo nuovamente -ribadisce l’ideatore del movimento La Calabria che vogliamo- una nota esplicativa che questa volta chiarisca in modo netto che all’interno di strutture ricettive e villaggi è possibile proseguire con intrattenimento musicale e animazione. In questo modo si danneggia ulteriormente un settore messo a dura prova dall’emergenza Covid e alle prese con una crisi spaventosa. Crisi -assicura l’ex presidente di Confindustria Rc- i cui effetti si avvertiranno fortemente anche nel 2021. Avevamo chiesto di intervenire con decisione sui mercati esteri, il nostro appello però è rimasto inascoltato”.
La Calabria torna a fare i conti con restrizioni e misure di contenimento anti-Covid. Giuseppe Nucera si sofferma sulla gestione dell’emergenza definita confusionaria e poco coerente. “Si ragiona sull’onda dell’emotività, la pandemia non è stata gestita nel migliore dei modi e conferma ne è la chiusura totale della Calabria nei mesi scorsi quando i dati relativi alla diffusione del contagio erano confortanti.
Ripristinare la chiusura delle discoteche e vietare attività di ballo in lidi e stabilimenti balneari è stato un atto doveroso, un modo per correre ai ripari contrastando una nuova possibile ondata di contagi. Tali attività però non dovevano essere autorizzate nelle scorse settimane, è mancata chiarezza negli orientamenti e il risultato vede la Regione Calabria costretta a tornare sui propri passi”.
UFFICIO STAMPA LA CALABRIA CHE VOGLIAMO