Ricorre oggi, 8 marzo, la Giornata internazionale della donna.
In occasione di questa festa sono tante le iniziative che stanno avendo luogo nella Locride.
Tra queste l’evento realizzato presso l’ aula magna dell’istituto Marconi di Siderno, intitolato “Donne! Un giorno di straordinaria quotidianità”.
Tuttavia è proprio oggi che non si può fare a meno di pensare alla situazione che ricopre la donna nella società e i disagi quotidiani che continuano inspiegabilmente ad associarsi alla figura femminile.
Come la drammatica situazione dell’occupazione al sud, con tassi inferiori a quelle di tutte le altre aree d’Europa.
Una situazione che invece di migliorare peggiora di anno in anno. Il divario delle regioni del Sud rispetto alla media europea non smette di crescere.
Difficile la situazione anche per le donne che un lavoro lo trovano.
Le donne laureate sono infatti pesantemente penalizzate dal punto di vista retributivo: una donna laureata da quattro anni che lavora al sud ha un reddito medio mensile netto di 300 euro, inferiore a quello di un uomo. In più le donne lavoratrici dipendenti guadagnano in media al sud 1281 euro mensili netti, se sono impegnati a tempo pieno, contro 1398 delle loro omologhe nel Centro Nord.
Un lato della ricerca mette in luce che sono aumentate le donne che ricoprono incarichi ai vertici. Tra le diverse tipologie di ruolo è rilevante l’exploit degli amministratori donne che hanno surclassato i colleghi, mentre i settori nei quali l’incidenza femminile è aumentata in maniera più marcata sono le attività sanitarie, di assistenza sociale e l’istruzione.
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