E’ stato sottoscritto oggi pomeriggio il protocollo d’intesa tra il comune di Gioia Tauro e l’osservatorio ambientale per il diritto alla vita. Con il documento, firmato all’interno della sala Fallara dal sindaco Pedà e dal presidente dell’osservatorio Arturo Rocca, viene creata una cabina di regia che si occuperà di raccogliere, analizzare e diffondere tutti i dati relativi alle questioni ambientali del territorio di Gioia Tauro.
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L’affidamento a un laboratorio indipendente dei carotaggi del suolo, del fondo marino e dei fiumi Petrace e Budello sarà il primo atto di questa cabina di regia.
La firma del protocollo d’intesa è stata fortemente voluta dagli attivisti del comitato spontaneo “tutti al mare” che la scorsa estate hanno promosso una raccolta tra i cittadini per finanziare analisi indipendenti dell’acqua del mare. In due giorni hanno raccolto quasi mille euro e commissionato le analisi che hanno dato risultati molto allarmanti, soprattutto in riferimento alla parte finale del Budello.
Gli idrocarburi policiclici aromatici, considerati dal presidente dell’osservatorio “cancerogeni” erano presenti con una concentrazione pari a 18 mg per litro ed il limite previsto è di 0,2. Queste sostanze sarebbero il risultato di attività industriali. Era addirittura 300 volte superiore al limite la presenza della trielina, una sostanza cancerogena che contamina le acque in prossimità dei siti di sversamento.
Il clamore sollevato da questi risultati ha spinto il comitato a chiedere di eseguire i carotaggi in modo da poter capire in maniera inconfutabile se i valori contestati si riferiscono solo ai giorni in cui sono stati effettuati i prelievi oppure se si tratta di valori costanti nel tempo.
Per finanziare gli esami il comune di Gioia Tauro ha stanziato 30 mila euro per il 2016.
Oltre al sindaco Pedà e al presidente dell’osservatorio ambientale diritto alla vita Arturo Rocca erano presenti alla conferenza stampa anche Francesca Guerrisi, Carmela Centorrino, Enzo Russo e Giuseppe Camiciotto per il comitato Tutti al mare.
«Il risultato di oggi – ha detto Francesca Guerrisi – è stato raggiunto grazie alle donazioni e all’attivismo dei cittadini gioiesi che in poche ore ci hanno permesso di fare le prime analisi. Finalmente si è capito che le questioni ambientali riguardano l’intera collettività».
(fonte InquietoNotizie)