Operato a Reggio Calabriaper un problema cardiacoscongiurando un infarto
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Per fortuna solo un grande spavento per le condizioni di salute del sindaco Aldo Alessio, colto da un improvviso malore e al momento ricoverato al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Le rassicurazioni sono arrivate direttamente dal primo cittadino: «Adesso sto bene – ha evidenziato – e tra circa quattro giorni potrò ritornare a casa per riprendere il mio quotidiano lavoro».
Alessio ripercorre le concitate ore in cui si sono manifestati i primi sintomi: «Giovedì mattina – racconta – mentre mi trovavo alla “Ciambra” ho capito che qualcosa non andava per via di alcune fitte che sentivo in modo saltuario al petto da alcuni giorni. Così mi sono recato all’ospedale di Gioia Tauro per un controllo medico. Ai dottori rimaneva un piccolo dubbio su una possibile angina e così hanno deciso di fare un’azione preventiva dell’infarto. Sono stato ricoverato quindi al Pronto soccorso, tutto sembrava in regola fino al secondo prelievo: i valori enzimatici del cuore erano preoccupanti, così è scattata l’operazione di ricovero a Reggio Calabria nel reparto di Emodinamica. Anche qui – continua il sindaco – in poche ore, l’équipe medica ha fatto un ottimo lavoro intervenendo per riaprire una coronaria che si era completamente occlusa e che mi avrebbe sicuramente portato all’infarto cardiaco».
Tantissimi i messaggi di vicinanza e gli auguri di pronta guarigione che si stanno susseguendo sul social network Facebook, pubblicati da amici, conoscenti, amministratori, rappresentanti delle istituzioni, semplici cittadini.
Il capitano di lungo corso Alessio, 67 anni, è sindaco di Gioia Tauro, per la seconda volta dopo la cosiddetta “primavera” 1995-2001, dallo scorso mese di giugno. La sua Amministrazione ha assunto l’onere di tirare fuori dal guado un Comune in dissesto finanziario, con una situazione economica drammatica e i bilanci degli ultimi tre anni da approvare, per anni vessato da tante altre criticità, dalla questione ambientale alla riscossione dei tributi passando per la conseguente difficoltà a garantire i servizi essenziali: tutti fattori che comunque contribuiscono ad aumentare lo stress e la fatica che implica il mestiere di primo cittadino.
(FONTE GAZZETTA DEL SUD)