Gioia Tauro potrebbe essere definita una città di frontiera, una città di mezzo. Dove il diritto ad avere una buona amministrazione oramai è un lontano ricordo. La città da quasi due anni è sotto un’amministrazione straordinaria, retta da una terna commissariale, perché sciolta per infiltrazione mafiosa e in dichiarato dissesto finanziario. Ma anche i doveri per molti cittadini latitano. Antonio Reppucci, il prefetto che guida la terna tecnica al comune di Gioia Tauro, bacchetta pesantemente la cittadinanza. Secondo gli uffici dell’ente, il 70% della popolazione non paga i tributi dovuti al comune, il pagamento della tassa dell’acqua e dei rifiuti sono diventati più un’eccezione che la regola. E di conseguenza i servizi comunali, come la raccolta dei rifiuti, sono diventati un lusso.
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L’INTERVISTA ALL’INTERNO DEL TGNEWS
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