“All’indomani dalla mia elezione in sede consiliare a garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale del Comune di Catanzaro è doveroso ringraziare il Consiglio comunale, il sindaco Nicola Fiorita e il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco che hanno portato in Consiglio la pratica per la elezione del garante dei detenuti, che oggi ho l’onore e l’onere di ricoprire in rappresentanza del capoluogo di regione con l’impegno che mi è richiesto rispetto a tale incarico e ruolo di garanzia e di indipendenza, con funzioni non giurisdizionali che ma di vigilanza su tutte le forme di privazione della libertà, dagli istituti di pena, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei centri di identificazione ed espulsione, alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (Rems), ai trattamenti sanitari obbligatori”. Lo afferma l’avvocato Luciano Giacobbe. Il garante desidera ringraziare altresì “l’amico consigliere Antonello Talerico, che fin dalla sua elezione (2019) a presidente del COA di Catanzaro ha fortemente voluto istituire nel capoluogo l’ufficio del garante dei detenuti, interagendo con l’amministrazione Abramo. Ringrazio altresì il garante regionale Luca Muglia per l’accoglienza e per l’eccellente lavoro che sta svolgendo sul territorio calabrese con il quale auspico di collaborare sinergicamente verso intenti comuni”. L’avvocato Giacobbe ha poi elencato gli obiettivi che si prefigge di raggiungere. Tra questi, “promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità delle persone private della libertà ed il rispetto della effettività della funzione rieducativa della pena, anche nel contesto della criminalità organizzata; monitorare le condizioni detentive anche attraverso visite nei luoghi della detenzione della città di Catanzaro; operare per garantire alle persone, italiane e straniere, detenute in istituto penitenziario o sottoposte a misure restrittive alternative alla detenzione, la corretta erogazione delle prestazioni sanitarie a tutela della salute”.
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E ancora, “collaborare per assicurare agli stessi soggetti la conservazione del legame affettivo e familiare, l’istruzione nel luogo di detenzione, la formazione anche finalizzata al recupero ed alla reintegrazione sociale ed all’inserimento nel mondo del lavoro; segnalare alle autorità competenti il mancato o inadeguato rispetto dei diritti a seguito di segnalazioni giunte all’ufficio del Garante, anche in via informale; organizzare iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani delle persone private della libertà e dell’umanizzazione della pena detentiva; collaborare con le università cittadine, con il settore del volontariato e dell’associazionismo, con il privato che opera nel sociale e nel campo penale e penitenziario nell’ottica di implementare per consolidare positivi modelli e percorsi di reinserimento nella società, imperniati sui servizi di giustizia riparativa”.
Giacobbe auspica che la sua nomina “possa essere un punto di riferimento per l’intero circondario comunale, lavorare insieme alle istituzioni e amministrazioni interessate con iniziative congiunte o coordinate con il Settore e l’assessorato comunale delle Politiche Sociali per raggiungere nel nostro territorio risultati utili alla collettività”.