Una ferma condanna per la gestione del progetto Lido Solidale, un’iniziativa di grande rilevanza sociale destinata a offrire servizi e spazi adeguati per le persone disabili, finanziata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria con un contributo totale di 10.000,00 euro, di cui 2.500,00 euro coperti dal Comune di Bovalino. Questo progetto, che doveva rappresentare un punto di riferimento per l’inclusione e l’accessibilità, si è trasformato in un esempio di spreco di risorse pubbliche a causa della negligenza e della mancanza di cura nella sua gestione.
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Le immagini parlano chiaro: il gazebo, cuore simbolico del Lido Solidale, appare ora devastato e abbandonato, a testimonianza di un grave stato di incuria. Non solo la struttura non è stata adeguatamente mantenuta, ma non si è nemmeno provveduto a metterla in sicurezza o a prevenire i danni derivanti da condizioni atmosferiche avverse. Ciò rappresenta non solo uno spreco economico, ma anche un fallimento nella capacità di offrire un servizio essenziale alle persone che più ne hanno bisogno: le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione.
Il Lido Solidale avrebbe dovuto essere un simbolo di inclusione, un luogo sicuro e accogliente per chi, nella nostra società, affronta quotidianamente difficoltà legate alla disabilità. Invece, a causa della scarsa attenzione da parte delle istituzioni, è divenuto l’emblema di una gestione inefficace delle risorse pubbliche. Questo episodio mette in luce una mancanza di sensibilità verso i bisogni delle persone disabili, che si vedono così private di un servizio che avrebbe potuto migliorare la loro qualità della vita.
È doveroso segnalare quanto accaduto non solo alla cittadinanza, ma anche a tutte le autorità coinvolte: dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ha finanziato il progetto, alle Garanti comunali, fino alle autorità locali che hanno presenziato all’inaugurazione, e alle Associazioni che hanno collaborato attivamente nelle fasi di avvio delle attività. L’incuria mostrata è inaccettabile, soprattutto quando riguarda progetti che toccano la vita di persone particolarmente fragili, come le persone con disabilità.
La minoranza chiede dunque azioni immediate: non solo per chiarire le responsabilità di quanto accaduto, ma anche per evitare che si ripetano episodi simili in futuro. È necessario un ripensamento radicale della gestione delle risorse pubbliche, affinché ogni euro speso possa davvero tradursi in benefici tangibili per la comunità, in particolare per i suoi membri più vulnerabili. Le risorse destinate a progetti di inclusione sociale devono essere gestite con cura e responsabilità, e non possono essere lasciate al caso o all’incuria.
Infine, Siamo Bovalino invita le istituzioni locali e metropolitane a farsi carico di questo fallimento, rivedendo le modalità di gestione e manutenzione di strutture così importanti per il benessere della comunità, e ad impegnarsi attivamente affinché il Lido Solidale possa tornare ad essere un luogo sicuro e accogliente per le persone disabili, come originariamente previsto dal progetto.
Maria Teresa Criniti